"Diawara? Altro che insulti, dovrebbero fargli una statua...": rivalsa oppure no? Tutto è nelle mani di Sarri, e la settimana prossima si può accasare...
"Diawara l'ho visto da avversario, ha fatto cinque-sei allenamenti ed è un ragazzo di prospettiva. Può dare tanto". Parole che sanno di ottimismo, quelle dell'allenatore del Napoli Maurizio Sarri, sul centrocampista arrivato dal Bologna. Chiede una chance, Amadou. Certo, sta prendendo confidenza con la città e sta cercando casa: deve decidere dove, però. Collina del Vomero, con vista sul Golfo? Oppure Posillipo, zona di residenza comune anche ad altri calciatori azzurri? "La prossima settimana si deciderà tutto", racconta chi lo conosce bene.
Nel frattempo il guineano si allena a Castel Volturno, è felicissimo di essere guidato da un allenatore attento ai giovani come Maurizio Sarri. Con il gruppo praticamente nessun problema di inserimento, e nemmeno in città: a fargli compagnia è Emanuele Giaccherini, col quale va avanti dall'anno scorso un bel rapporto d'amicizia nonostante la differenza d'età. Nell'ottica della rotazione dei calciatori, è del tutto lecito provare ad ipotizzare l'inserimento di Amadou Diawara contro il Bologna. Toh, la sua ex squadra. Col quale, lo abbiamo raccontato quest'estate, non è che si sia lasciato in buoni rapporti. Anzi.
Donadoni si imbestialì e oggi prova a spegnere tutto in conferenza stampa ("La storia di Diawara è chiusa, quelli che sono stati i rapporti e gli affetti per alcuni mesi rimangono, poi ognuno fa le sue scelte. Lo saluterò sicuramente, come tutti i compagni"). Eppure la possibilità della rivalsa è enorme, la possibilità di rispondere sul campo alle tante offese che arrivano da Bologna: "altro che insulti, dovrebbero fargli una statua vista la plusvalenza" direbbero i suoi amici, riferendosi ai circa quattordici milioni di euro incassati dalla società felsinea. Domani sera può esserci questa piccola rivincita, ma è tutto nelle mani di Sarri: schiererà Diawara oppure no?
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