FOTO- Cavani nella storia: ecco le 10 perle del Matador a Napoli. Quale il gol più bello?

07.05.2013
15:30
Gianluca Vitale

Con la tripletta realizzata ai danni dell'Inter, Edinson Cavani ha raggiunto quota 101 reti con la maglia del Napoli, andando così a -2 da Vojak, terzo nella classifica dei goleador 'all time' nella storia del club azzurro. Al secondo posto troviamo Sallustro (111 goal), al primo il grande Maradona con 115 marcature.

Per celebrare a dovere le gesta dell'uruguagio, ecco una carrellata - in ordine rigorosamente cronologico - dei 10 goal più belli messi a segno da Cavani nei suoi tre campionati di A con la maglia azzurra. Godeteveli tutti d'un fiato:

1) Cesena-Napoli 1-4 (26/9/10)

Campionato 2010-11, il primo di Cavani con la maglia azzurra. Alla quinta giornata il Napoli va a far visita al neopromosso Cesena. I romagnoli passano con Parolo al 48', poi i partenopei si svegliano e segnano 4 goal negli ultimi venti minuti. In rete i 'Tre Tenori', Lavezzi, Hamsik (su rigore) e il Matador, che fa due volte centro, all'88' e al 92'.
Il goal che scegliamo è il secondo: contropiede orchestrato da Lavezzi, che supera la metà campo, si invola verso l'area avversaria e dal limite serve il compagno, che lascia partire una magistrale parabola a girare, di prima intenzione, col destro. La palla si insacca all'incrocio dei pali, tra il tripudio della tifoseria ospite. Una gemma.

2) Napoli-Lecce 1-0 (19/12/10)

Il girone di andata 2010-11 volge verso la conclusione. Alla 17ª giornata al San Paolo arriva il Lecce: è una di quelle gare rognosissime, in cui i salentini si chiudono alla perfezione in difesa, e gli azzurri non riescono a trovare il guizzo. Fino al minuto 93, quello decisivo.
All'appuntamento col destino arriva puntualissimo come sempre il Matador Cavani: l'uruguagio triangola con Hamsik poco oltre la linea di metà campo, supera un primo avversario sullo slancio, poi un secondo allargandosi verso sinistra. A quel punto il cecchino Edi si porta la sfera sul destro, guarda verso la porta avversaria e scaglia una saetta imprendibile, che si insacca nell'angolo alto alla sinistra di Rosati, futuro secondo portiere azzurro.
Il pubblico del San Paolo esplode di gioia, rapito. Forse il goal più bello in assoluto dell'infallibile Edi.

3) Napoli-Juventus 3-0 (9/1/11)

E arriviamo al giro di boa dell'annata. E' sempre il San Paolo il 'teatro dei sogni' azzurri, ospite d'eccezione la Nemica Storica Juventus, allenata da Gigi Delneri. Il mattatore della serata, naturalmente, non può che essere lui, il sommo Cavani, che fa centro due volte in sei minuti, prima al 20' e poi al 26': due goal quasi in fotocopia, di testa, su cross rispettivamente di Maggio e Dossena, i due esterni di Mazzarri.
Ma per la nostra panoramica scegliamo la terza rete, quella del definitivo 3-0: è il 54', azione avviata da Lavezzi e rifinita da Hamsik con un preciso cross per Cavani, che la mette dentro con uno spettacolare tuffo. E' l'ultimo chiodo, il più pesante, conficcato nella bara della Vecchia Signora.
Attorno al goal si scatenerà un vibrante dibattito: testa o tacco? In tanti favoleggiano su un presunto 'colpo dello scorpione' da parte dell'uruguagio, che poi svelerà il mistero, dopo averci giocato un po': "Ho detto che l'ho fatto di tacco, così il mio valore cresce di più, ma l'ho fatto di testa". Un campione burlone.

4) Napoli-Lazio 4-3 (3/4/11)

Quasi come la famosa Italia-Germania del '70. E' la 31ª giornata dell'annata 2010-11, il pubblico del San Paolo ammirerà una clamorosa vittoria in rimonta dei propri beniamini. Succede di tutto, nel bollente catino di Fuorigrotta: la Lazio passa con Mauri alla mezzora e raddoppia nella ripresa, al minuto 57, con Dias. Dossena e un triplo Cavani, però, rimetteranno le cose a posto. In mezzo, la goffa autorete di Aronica per il provvisorio 3-2 biancoceleste e, qualche minuto prima, la clamorosa svista della terna arbitrale, che ignora una rete regolarissima di Brocchi.
Il più classico dei goal-fantasma, insomma, con la palla che sbatte sulla traversa e poi oltre la linea. Così come è tutt'altro che incorporeo il centro del Matador a 2 minuti dal termine: doppio colpo di testa da parte dei due neo-entrati Lucarelli e Mascara, Cavani liberato sul filo del fuorigioco davanti al portiere e morbido pallonetto vincente per il 4-3 finale.
Stop e palombella d'esterno destro, così, tutto d'un fiato: il connazionale Muslera la tocca appena, ma non basta. Una giornata da ricordare per il popolo azzurro, un po' meno per quelli della Lazio.

5) Napoli-Milan 3-1 (18/9/11)

E' appena la terza giornata del campionato 2011-12 (la seconda effettiva, in realtà, visto lo sciopero dei calciatori che fa slittare a dicembre la prima) e c'è subito un match di cartello. Il Napoli ospita il Milan, che spaventa il pubblico del San Paolo: passano appena 11 minuti, e Aquilani trova la via del goal di testa in tuffo, su assist al bacio di Cassano.
I partenopei, però, non si scompongono. Soprattutto non si scompone lui, Cavani, che pareggia i conti dopo un paio di minuti con un destraccio al volo e si ripete al 36', finalizzando con un'altra terrificante botta una perfetta ripartenza di Gargano.
C'è l'imbarazzo della scelta, insomma, ma per la nostra carrellata optiamo per il terzo goal, quello del definitivo 3-1: Lavezzi crossa in area dalla destra, Nesta rinvia come può e sulla respinta si avventa come un falco il 'Cannibale' Edi, che fa esplodere un sinistro al volo assolutamente imparabile. Abbiati rimane di pietra, chi ama il calcio estasiato.

6) Napoli-Genoa 6-1 (21/12/11)

Gli azzurri ospitano il Grifone nel recupero della prima giornata di campionato, rinviata per lo sciopero dei calciatori, travolgendolo con 6 reti e una prestazione praticamente perfetta. Al festival del goal partecipano in tanti, dai protagonisti più attesi, ovvero il trio Hamsik-Pandev-Cavani, a chi meno ti aspetti come Gargano e Zuniga. Rossoblù tramortiti e Malesani che verrà esonerato da Preziosi.
Nella goleada azzurra spicca su tutte la griffe del Matador, che sigla una doppietta e realizza la seconda marcatura al minuto 24 unendo fiuto per la porta e qualità tecniche: suggerimento in profondità di un ispiratissimo Pandev e cucchiaio del bomber uruguagio al malcapitato Frey per il momentaneo 3-0.
Il risultato tennistico con cui viene archiviata la pratica Genoa è per il Napoli la miglior risposta ai mugugni seguiti alle precedenti uscite, in cui i partenopei non erano andati oltre il pari a Novara e avevano perso 3-1 al San Paolo con la Roma.

7) Palermo-Napoli 1-3 (8/1/12)

Edinson Cavani torna per il secondo anno al 'Barbera' con i galloni di rimpianto ex e non risparmia nemmeno la squadra che lo ha lanciato in Italia. Il Napoli si impone 3-1 dominando in lungo e in largo contro un Palermo in totale confusione tecnico-tattica e riprende a macinare gioco e punti dopo la sosta natalizia.
Dal tris azzurro (anche se in Sicilia la squadra di Mazzarri giocò in maglia gialla) risulta impossibile non estrapolare lo 0-2 del Matador: corre il 60' quando l'uruguagio prende palla lungo l'out sinistro, converge verso il centro e poco prima del vertice dell'area disegna una conclusione a girare che si infila sul secondo palo senza lasciar scampo a Benussi.
La prodezza viene accolta con un applauso spontaneo da parte del pubblico palermitano, che rende omaggio al suo ex beniamino che a sua volta chiede scusa e ringrazia, visibilmente emozionato.

8) Roma-Napoli 2-2 (28/4/12)

Con una vittoria a Roma il Napoli avrebbe finalmente acciuffato quel terzo posto inseguito per l'intera stagione, invece viene beffato nel finale da Simplicio ed è costretto a dire praticamente addio al sogno Champions. Un 2-2 emozionante che vede gli azzurri rimontare il momentaneo vantaggio giallorosso di Marquinho con Zuniga e Cavani, poi la delusione.
Due goal fotocopia, quelli di colombiano e uruguagio, con l'attaccante che al 67' riparte tra le praterie della trequarti capitolina e lascia partire un destro a giro dal vertice sinistro dell'area di rigore imprendibile per Lobont. Un tipo di rete che assume quasi i contorni del 'marchio di fabbrica' per Cavani, visti i precedenti sigilli stagionali.
Peccato per i partenopei, però, che non serva a portare a casa la vittoria utile per credere concretamente in un posto nell'Europa che conta.

9) Napoli-Atalanta 3-2 (17/3/13)

Un digiuno di oltre 700 minuti, poi quel rigore che spezza l'incubo. Il Napoli batte l'Atalanta ritrovando il suo bomber Cavani, che si concede una doppietta, ma per gli azzurri conquistare i tre punti si rivela più difficile del previsto. Bonaventura e Denis fanno tremare il San Paolo, poi ci pensa Pandev a suggellare la vittoria.
Ventesimo minuto del secondo tempo, ennesimo attacco degli azzurri a caccia del goal in grado di riportarli in vantaggio dopo il pari orobico: l'uruguagio si inventa una giocata nel fazzoletto d'area in cui gravita arpionando la sfera col sinistro e calciando di prima intenzione col destro sul secondo palo. Consigli battuto e Fuorigrotta che torna a 'incendiarsi'.
L'esultanza della punta è quantomai polemica, in riferimento ai rumors riguardanti la sua vita privata che si erano scatenati nei giorni precedenti alla partita. Ma ciò che conta, per il Napoli, è aver riabbracciato il suo fuoriclasse.

10) Torino-Napoli 3-5 (7/4/13)

Due goal e un rigore procurato in 25 minuti, questo l'incredibile score di Cavani all'Olimpico. Il Matador prima fa tremare gli azzurri, poi decide di riscattarsi vincendola da solo: una punizione imparabile e un colpo di testa confermano quanto sia fondamentale per il Napoli. Insieme a Dzemaili è il mattatore del match, nel mezzo i goal di Barreto, Jonathas e Meggiorini che rischiano di togliere il sorriso agli azzurri.
Cavani entra al 65' con i partenopei avanti 2-1, ma dopo pochi minuti commette fallo di mano in area e consente ai granata di pareggiare su rigore. Poi la reazione d'orgoglio: sul 3-3, all'84', c'è una punizione e il grande Edi va a infilare la palla sul primo palo scavalcando la barriera, senza lasciar scampo a Gillet.
A Torino l'uruguagio sigla le reti 96 e 97 con la maglia del Napoli (l'altra giungerà al 90'), gli basteranno altre cinque partite per sfondare il muro dei 100 e volare a -14 dal leader della speciale classifica Diego Armando Maradona.

Fonte : goal.com
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