Il tallone d'Achille del Napoli di Sarri. Il confronto con il suo Empoli è impietoso

03.03.2016
20:00
Leonardo Vivard

In un calcio come quello italiano in cui è l'equilibrio spesso a regnare sovrano, gli allenatori di serie A, e ormai anche di categorie inferiori, si specializzano sempre di più sui cosiddetti calci piazzati. C'è una preparazione sempre più minuziosa sia per la difesa che per l'attacco sui calci da fermo, proprio perchè l'influenza che questi hanno sull'esito delle partite di campionato è sempre maggiore.

Se il Napoli primeggia per spettacolo, occasioni create, tiri nello specchio e gol realizzati, non fa lo stesso per gol realizzati su calcio piazzato. Ciò non vuol dire che la squadra di Sarri abbia difficoltà ad attaccare in questo modo, ma, anche per una questione di caratteristiche fisiche (per altezza media non eccelle in serie A), in questo campionato è riuscita ad andare a segno sugli sviluppi di calcio d'angolo o punizione, quattro volte fino ad oggi.

Nello specifico, però, anche questo dato va analizzato. Perchè sulle quattro reti totali, due sono state realizzate su calcio diretto da Insigne (contro Empoli e Milan) e due da calcio d'angolo, di cui una da Higuain (Atalanta), e una da Albiol (Frosinone). Per una squadra che attacca ed ha un indice di pericolosità nell'area avversaria così alto, le occasioni da corner sono svariate, questo vuol dire che per quanti sono gli angoli battuti dal Napoli, in percentuale, la squadra di Sarri potrebbe fare di più sotto questo punto di vista. Si tratta di una peculiarità, ma come spesso ricordano gli addetti ai lavori, a certi livelli, sono i particolari a fare la differenza. Le formazioni che hanno potuto godere del titolo di Campione d'Italia, hanno sempre sfruttato molto questo aspetto.

Per quanto riguarda la fase difensiva, invece, la squadra di Sarri rientra tra le migliori per gol subiti da calcio da fermo. Sono quattro i gol subiti, ultimo quello su calcio d'angolo con Alonso nella partita contro la Fiorentina. Anche lì però, in una gara cruciale, il risultato è stato sbloccato proprio da una situazione di palla inattiva. 

Eppure la storia di Sarri dimostra una grande preparazione sotto questo profilo. Il tecnico ex Empoli ha mostrato dimestichezza e applicazione sulle palle da fermo, sia in fase offensiva che in fase difensiva, è evidente, però, che quello fosse il frutto di mesi e mesi di allenamento. Basti pensare che in termini di percentuali realizzative, l'Empoli nella stagione 2015/16 ha realizzato 14 reti su calcio da fermo (di cui 10 su calcio d'angolo e 4 su punizione indiretta) che ammontano al 39% sui gol totali. Nella stessa stagione il Napoli di Benitez era penultimo in classifica con solo il 21% delle reti segnate da calcio da fermo sul totale. Certi dettagli vanno affinati con il tempo, ed è forse una delle poche pecche che Sarri non ha trasformato ancora del tutto in virtù. 

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