Più che passerella elettorale, un tifoso che realizza il suo sogno

10.08.2021
19:00
Claudio Russo

Catello Maresca, magistrato anti-camorra e candidato a Sindaco di Napoli, stamattina è stato nel ritiro del Napoli a Castel di Sangro

Tutti lo conoscono come magistrato impegnato nella lotta alla camorra, in molti lo conoscono come candidato a Sindaco di Napoli alle prossime elezioni comunali. La verità di fondo, la base da cui partire, è che Catello Maresca è un tifoso sfegatato del Napoli. E quale occasione migliore per poter avvicinare i propri idoli calcistici?

Qua mi sento a casa, sono venuto da tifoso. Una passione da bambino, ricordo le partite di Maradona quando andavo allo stadio: se mi tagliate, dalle vene esce il sangue azzurro”

In mattinata il candidato civico (sostenuto dal centro-destra), accompagnato dalla scorta e dall’avvocato ed amico Ferruccio Fiorito, è arrivato allo stadio Teofilo Patini di Castel di Sangro per assistere alla seduta d’allenamento del Napoli di Luciano Spalletti: arrivo di primo mattino, chiacchierate al campo con lo staff azzurro (il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, il responsabile della comunicazione Nicola Lombardo, l’addetto stampa Guido Baldari) e poi le strette di mano - di volta in volta - con chi entrava in campo - l’allenatore Spalletti ("Ho giocato a livello amatoriale, mi ha chiesto il ruolo e se giocassi con la cazzimma. Il campo di calcio è il posto dove si vedono anche gli uomini duri”), il difensore Kalidou Koulibaly ed il capitano Lorenzo Insigne (“Speriamo di vincerla subito la partita contro la Juventus, ci togliamo un pensiero”). Immancabile, come da consuetudine in questo ritiro di Castel di Sangro, anche il caffè dalla moka di Tommaso Starace.

Una opportunità mediatica a poco meno di due mesi dalle elezioni, certamente, ma innanzitutto la soddisfazione personale, da tifoso (“Io sono convinto che Spalletti farà bene, ha gli ingredienti, la mentalità e la passione giusta. Il Napoli è passione, voglia di riscatto, l’interprete giusto credo sia Spalletti e sta impostando tutto sul bel gioco”), nell’incontrare i propri beniamini.

Posizione privilegiata per assistere all’allenamento mattutino, in compagnia anche del vice-presidente del Napoli Edo De Laurentiis a fare le veci di papà Aurelio, incontrato successivamente (“De Laurentiis? Confronto e dialogo tra interpreti è il sale della vita: il presidente è una persona intelligente, sappiamo quanto Napoli possa fare per il Napoli e viceversa. C'è una viva cordialità”) e del sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso, che lo ha raggiunto a seduta iniziata.

Un Maresca con uno sguardo anche sul campo, sempre attraverso il filtro del Catello tifoso che, davanti ai calciatori della sua squadra del cuore, svestirebbe volentieri i panni del magistrato per indossare - e lo ha fatto con una certa regolarità - quelli del giocatore di calcetto (“Parto sempre con la voglia di vincere tutto: sono stato un sarriano convinto, ci siamo divertiti e forse ci hanno scippato qualcosa. Mi sono parzialmente allontanato dal calcio nel 2018, è ancora una ferita apertissima. Quest'anno però ci divertiamo, ci riprendiamo ciò che ci hanno tolto”).

Dopo la seduta d’allenamento mattutina seguita da bordocampo, con un occhio di riguardo per le doti di Adam Ounas in gol durante le esercitazioni, per Maresca tappa all’Aquamontis Resort di Rivisondoli, il quartier generale del Napoli: incontro con Aurelio De Laurentiis ed un brunch in compagnia di quest'ultimo, dell’amministratore delegato Andrea Chiavelli e dell’Head of Operations Alessandro Formisano.

Una chiacchierata amichevole, divertente e ricca di aneddoti con il presidente azzurro - i due già si conoscevano -, più che un incontro elettorale per accreditarsi politicamente (sarebbe stato presentato e pubblicizzato diversamente): sebbene possa apparire così, non era certo questo l’obiettivo. Il sogno del tifoso, quello di stare con - e dentro - la propria squadra del cuore, ad un passo dai propri idoli calcistici: quello sì.

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