Robbiati: "Ecco chi mi portò a Napoli. Sarei rimasto ancora, ma la società voleva un interista a tutti i costi"

09.11.2014
07:00
Fabio Cannavo

Ecco uno stralcio dell'intervista di CalcioNapoli24 ad Anselmo Robbiati, ex Fiorentina e Napoli:

A Napoli arrivasti nel 1999. Chi fu a contattarti per primo? "Il Napoli direttamente, poi mi chiamò il mister Novellino in persona e da lì nacque la trattativa. A Firenze mi dissero che avrebbero puntato su altri nomi ed io scelsi il Napoli. Non fu una stagione esaltante sotto il profilo personale, ma facemmo una cavalcata verso la A incredibile e alla fine venimmo promossi nella massima serie".

Gli aspetti negativi di quell'esperienza? "La piazza criticava la società, c'erano grossi problemi, ma alla fine ne uscimmo a testa alta". 

Due gol in campionato, entrambi alla Ternana, nello stesso giorno. Come vivesti la settimana successiva da eroe? "(Sorride ndr.) In fondo furono gli unici due gol che segnai a Napoli, oltre a quello al Bari in coppa. La città di Napoli mi ha sempre sostenuto, non mi andava mai contro. Le aspettative erano tante e noi non riuscivamo a stupire. Io giocai quattro o cinque partite di fila e mi guadagnai lo spazio in squadra. Ci tenevo a restare un altro anno, in Serie A, per dimostrare chi fosse realmente Robbiati, poi la società voleva Moriero a tutti costi e impostò lo scambio con l'Inter, per cui passai in neroazzurro".

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