Tweet per Cucurella e Castellacci, ma sui 'tamponi gratis in cambio di pubblicità' si resta in silenzio: il motivo dietro la scelta della SSC Napoli

15.05.2020
16:00
Redazione

Tweet della SSC Napoli per smentire le notizie su Castellacci e Cucurella, nessun tweet sui tamponi gratis in campo di pubblicità

Notizie calcio Napoli - Il nuovo modo di comunicazione della SSC Napoli inaugurato qualche tempo fa con la smentita sul giocatore Cucurella del Getafe e proseguito stamane con la vicenda Castellacci, sta facendo molto discutere per le modalità con le quali il club punta a fare chiarezza su quanto viene scritto su tutti gli organi di stampa. Il Napoli, lo sottolineiamo, ha il diritto e dovere di rettificare le cosiddette 'fake news' che minano l'immagine del club mettendo in giro voci prive di fondamento. Scrivere il nome e cognome di un collega con tanto di tweet, non è il massimo della vita: bastava, al massimo, menzionare la testata e stop. Mettere al pubblico ludibrio le persone non è mai una cosa bella anche perchè il mondo dei social è pericoloso in quanto gli haters non perdono subito tempo ad utilizzare insulti e quanto altro per screditarti.

C'è però una notizia su cui il Napoli non ha fatto chiarezza. Il 4 maggio, l'edizione napoletana di Repubblica scriveva:

"I tamponi. Il Napoli ne programma 140 a settimana, 4 in 7 giorni a gruppi di 35. De Laurentiis ha la gestione diretta con il capo del marketing, Alessandro Formisano. Sono stati esclusi i medici, la trattativa è solo sui soldi. Il Napoli li vorrebbe gratis, in cambio di buona pubblicità. I tamponi costano 51 euro l’uno, 7.140 a settimana. Spese nude. Prelievi a domicilio, guanti che non arrivano più dalla Malesia, costo dell’alcol da 0,60 a 5 euro per litro, i preziosi reagenti, e altro"

Sono passati 11 giorni e la società non ha ritenuto fare un tweet su questa indiscrezione nettamente più importante dei Cucurella o Castellacci di turno (con tutto il rispetto dovuto). Trovare un accordo commerciale con un'azienda farmaceutica sarebbe un colpo di genio da parte di De Laurentiis che ammortizzerebbe le spese 'impreviste'. Chapeau sotto l'aspetto imprenditoriale. Il nostro non è un attacco a nessuno delle parti in causa, lo ribadiamo a scanso di equivoci. Chiediamo trasparenza sui tamponi per evitare eventuali illazioni o pericolosi silenzi che potrebbero essere equivocati da chi non perde l'occasione di puntare il dito contro il presidente.

SSC Napoli, il motivo del mancato tweet

Interpellata la SSC Napoli, chiariamo la vicenda: a fare da contraltare alla mancanza di un comunicato ufficiale - come invece accaduto per altre vicende - risaltano le parole rilasciate dal preside della facoltà di Medicina Luigi Califano a Radio Punto Nuovo, lo scorso 5 maggio:

“Non si tolgono tamponi alla gente comune, in questo momento c’è la possibilità di farlo per tutti coloro che vengono individuati dal medico di parte”

Anna Iervolino, direttrice generale dell’azienda universitaria, il giorno dopo al Corriere del Mezzogiorno aggiunse:

“Abbiamo pensato fosse giusto sviluppare una collaborazione istituzionale con la Società Sportiva Calcio Napoli perchè crediamo nel binomio sport-salute. Il presidente De Laurentiis ci ha anche aiutato con l’acquisto dei ventilatori polmonari, alcuni sono andati anche alla nostra azienda. Il patron del Napoli ci ha garantito il reintegro dei costi, delle spese vive”

Essendo stato esposto, il giorno dopo, il tema da parte dei dirigenti dell’azienda universitaria, a quel punto la comunicazione ufficiale della SSC Napoli sarebbe risultata ridondante.

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