
Un esperto di calcio olandese presenta il Psv: "Ecco i punti deboli e gli astri dei tupilani"
Il PSV Eindhoven è, senza ombra di dubbio, una delle squadre più blasonate che partecipano all'Europa League. Con i suoi 39 titoli (21 campionati, 9 coppe d'Olanda, 9 supercoppe d'Olanda, 1 coppa Uefa ed 1 Coppa Campioni) raccolti tra Olanda ed Europa, rappresenta, ad oggi, l'avversario più importanti tra quelli che il Napoli andrà ad affrontare nel corso dello svolgimento del gruppo F. Dopo un quarto e tre terzi posti consecutivi in Eredivisie, il club della Philips, quest'anno ha deciso di puntare forte sul campionato, in cui l'ultimo successo risale alla stagione 2007/08. Dopo la turbolenta successione di Philip Cocu a Fred Rutten, in panchina, quest'anno troviamo un volto "semi-nuovo": quello di Dick Advocaat, già sulla panchina dei superboeren dal 1995 al 1998, anni in cui l'Europa veniva a conoscere il giovane Ronaldo, acquistato proprio dal PSV, prima di passare al Barcellona. Il "piccolo generale" (questo il soprannome di Advocaat, in riferimento al suo maestro, il leggendario Rinus Michels, inventore del calcio totale) è un allenatore di esperienza, che sa alternare a suo piacimento vari moduli, passando dal consueto 4-3-3 all'olandese ad un più coperto 4-2-3-1, sfruttando il grande lavoro degli esterni. In porta ci sarà, salvo sorprese, il polacco Tyton, venticinquenne portiere di talento messosi in luce al recente Europeo quando, entrato in campo per dopo l'espulsione del titolare Szczesny, ha parato un calcio di rigore a Karagounis, caso unico nella storia della competizione continentale. Oltre alle due riserve, Waterman e Swinkels, il vero talento tra i pali è Jeroen Zoet, lasciato maturare in prestito all'RKC Waalwijk. Per quanto riguarda la difesa, sull'out destro si alternano spesso Manolev ed Hutchinson. Il primo, nazionale bulgaro, è un tipico terzino, bravo a difendere ma anche pericoloso quando si spinge in avanti, visto che ha un buon piede ed è capace di servire le punte con dei buoni cross. L'alternativa, il canadese Hutchinson, altro non è che un centrocampista re-inventato difensore esterno. Più lento e macchinoso, potrebbe soffrire le iniziative dei giocatori azzurri che si troveranno a giocare su quel lato del campo. La coppia di centrali titolare è composta dall'esperto Wilfred Bouma, tornato in Olanda dopo cinque anni in Premier League, all'Aston Villa, e dal brasiliano Marcelo. Nell'ordine delle preferenze dell'allenatore seguono Matias "Zanka" Jorgensen, difensore nazionale danese, arrivato nel mercato estivo, e Timothy Derijck. Sulla sinistra, il posto da titolare sembra essere sempre più nelle mani di Jetro Willems, il giovanissimo terzino che ha debuttato, a soli 18 anni e 71 giorni, con la nazionale olandese allo scorso europeo, diventando il più giovane calciatore di sempre a raggiungere la fase finale del campionato. Si è impadronito del ruolo anche per via dell'infortunio di Erik Pieters, anch'egli terzino di qualità, nel giro della nazionale Oranje. Il centrocampo è il fiore all'occhiello della squadra: oltre al capitano Mark van Bommel, giocatore di esperienza incommensurabile e di grande carisma, occhio a Kevin Strootman, uno capace di passare, nel giro di un anno, dalla Eerstedivisie (la serie B olandese) alla nazionale. A soli 22 anni è già un centrocampista completo, abile a dettare i tempi ed a far ripartire l'azione. Muscoli e grinta, si, ma anche tanta tecnica per il ragazzo di Ridderkerk, destinato a diventare una stella. Compongono il blocco dei centrocampisti centrali anche Orlando Engelaar ed il giovane Peter van Ooijen, i quali potrebbero avere spazio nelle gare di Europa League per far rifiatare l'intoccabile duo titolare. Più avanzato, rispetto al duo in mediana, agisce solitamente lo svedese Ola Toivonen. Vero e proprio "centravanti-ombra", Toivonen abbina alla sua prestanza fisica (è alto 189 cm) dei piedi molto delicati, degni dei migliori fantasisti. Nonostante spesso agisca piuttosto lontano dalla porta, con la maglia del PSV ha una media realizzativa incredibile: 52 goal in 108 presenze. In alternativa, Advocaat ha a disposizione Georginho Wijnaldum, jolly del centrocampo che ha il posto garantito tra i titolari dell'Under 21 olandese. Dribbling ed ultimo passaggio sono il suo piatto forte, ma sembra peccare di personalità. Sugli esterni agiscono, quasi a rotazione, Jeremain Lens, Dries Mertens e Luciano Narsingh: Tutti e tre velocissimi, sono delle vere e proprie ali, brave nel dribbling ed abili nei cross per il centravanti di riferimento. Narsingh, vero e proprio colpo del mercato estivo, è arrivato dopo aver raccolto qualcosa come 50 assist nelle ultime stagioni di Eredivisie. Stesso percorso è quello di Dries Mertens, arrivato l'anno prima dall'Utrecht (con il quale ha sfidato anche il Napoli, nella doppia gara di Europa League di due anni fa) e protagonista subito di un ottimo impatto con la maglia biancorossa del PSV. In attacco, dopo un periodo difficile, Advocaat sembra aver ridato fiducia a Tim Matavz. L'attaccante sloveno, arrivato al PSV dopo che il Napoli lo aveva praticamente preso, salvo intoppi dell'ultimo minuto, ha sofferto la velocità ed il dinamismo del PSV. Essendo abituato a fare da punta di riferimento piuttosto statica, come quando giocava nel Groningen, ha palesato alcune lacune che, però, sembra poter colmare giocando con costanza. Matavz si gioca il posto di centravanti con Lens, ma le varianti tattiche di Advocaat gli permettono di schierare anche Toivonen come pivot (inserendo Wijnaldum a centrocampo). Le ambizioni della squadra, a ragione, sono molto alte. Advocaat, nel precampionato, ha dichiarato di voler portare a casa il più grande numero di trofei possibile: dopo aver vinto lo Johan Cruijff Schaal, l'equivalente della nostra Supercoppa, contro l'Ajax, sembra ben avviato in campionato, dove in tre partite ha conquistato 6 punti, perdendo, sorprendentemente, solo la gara d'esordio. L'Europa League, ovviamente, garantirebbe maggiore lustro ad una società che non si impone in Europa dagli anni 80, quando sotto la gestione di Guus Hiddink conquistò la Coppa dei Campioni ai rigori contro il Benfica. Il Napoli non dovrà sottovalutare, quindi, la squadra di Eindhoven, che, specie in casa, sospinta dai 35.000 del Philips Stadion, sembra piuttosto temibile. Meno preoccupante dovrebbe essere la gara del San Paolo, l'ultima del calendario. Specie se i giochi dovessero essere già fatti, per la banda di Mazzarri non ci saranno grattacapi.
Chris Holter
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