
Vergara e Ambrosino, quale futuro? Il paradosso tutto italiano sui giovani | FOCUS CN24
Calciomercato Napoli, quale futuro per Giuseppe Ambrosino e Antonio Vergara? I due prodotti del vivaio azzurro lavorano con Conte, ma il loro destino è in bilico
Notize Napoli calcio - Nel mondo del calcio (italiano e non solo) si discute ormai da tempo sulla valorizzazione dei giovani talenti. Se all'esterno 'rischiare' un under è ormai prassi consolidata anche nei top team, in Italia si fa ancora fatica a puntare sin da subito sui prodotti del vivaio. In tanti sono obbligati alla cosiddetta 'gavetta'; prestiti in Serie C, poi la cadetteria e forse qualche minuto in massima serie con la speranza (spesso vana) di lasciare il segno.
Un iter che spesso si ripete: inizi a 17-18 anni, cambi tante squadre e quasi mai vieni confermato dal club di appartenenza. Passano gli anni ed il finale scontato è quello di una cessione per racimolare qualche soldino: si diventa così un 'globetrotter' senza fissa dimora e senza un progetto serio che possa valorizzarti, finendo come un'eterna promessa non più giovanissima.
Vergara e Ambrosino, cosa farà il Napoli?
Negli ultimi giorni, in casa Napoli, si parla molto del futuro di due prodotti del vivaio: Giuseppe Ambrosino e Antonio Vergara. Il primo, 22 anni a settembre, è reduce dal prestito in Serie B con il Frosinone (5 gol e 4 assist in 36 presenze), mentre il centrocampista 22enne si è messo in mostra alla Reggiana (5 gol e 6 assist in 32 gare). Numeri sicuramente di tutto rispetto per entrambi, che hanno spinto in molti a pensare ad una loro permanenza a Napoli: ma con che ruolo?
"Vergara è un ragazzo che ha delle qualità e fisica importante, stiamo parlando di uno giovane. La mia volontà è quella di farlo restare a lavorare con noi come accaduto ad Hasa, Vergara è un ragazzo che ha fatto uno step lo scorso anno e potrà farci piacere. Anche Ambrosino è di prospettiva, è da capire la cosa migliore per lui se farlo giocare sistematicamente o se lavorare dietro Lukaku e Lucca con umiltà. Sono decisioni che voglio prendere parlando con i giocatori".
Antonio Conte si è soffermato su entrambi in conferenza stampa, aprendo anche alla permanenza in maglia Napoli. Un anno di 'apprendistato' in azzurro alle spalle di calciatori del calibro di Lukaku, De Bruyne o McTominay potrebbe sicuramente giovargli in termini di crescita sia mentale che tecnica, ma il minutaggio sarebbe sicuramente ridotto all'osso: ne vale la pena per due 23enni? Sarebbe poi il preludio ad un inserimento futuro nelle rotazioni? O si rischierebbe di 'perdere' un anno di carriera per poi ricominciare la trafila dei prestiti? Di certo molto dipenderà dalle volontà dei due calciatori, ma una scelta andrà fatta e bisognerà capire quanto il Napoli avrà intenzione di puntare su di loro in futuro.
Potrebbe essere anche un primo passo verso (ci auguriamo) un cambio di filosofia: oltre all'utilità nelle liste, essendo cresciuti nel vivaio, iniziare a produrre talenti propri può portare grandi benefici anche dal punto di vista economico. Se il Napoli dovesse iniziare a puntare anche sugli 'Ambrosino e Vergara', talenti che hanno tutto per imporsi su ottimi livelli, rappresenterebbe un ritorno di immagine di non poco conto a livello territoriale. Il futuro può e deve passare anche da queste scelte: il calcio europeo insegna, l'Italia calcistica (ed il Napoli) avranno il coraggio di compere questo passo?
