Aurelio De Laurentiis, presidente della SSC Napoli
Aurelio De Laurentiis, presidente della SSC Napoli

Champions League, rivoluzione UEFA: Napoli escluso dall'élite del calcio europeo. Pronte partecipazioni ad inviti e gare nel week end

15.01.2019
09:00
Redazione

Rivoluzione Champions League dell'UEFA. In programma un cambiamento epocale con le gare di coppa nel fine settimana e il campionato in turni infrasettimanali.

In programma una vera e propria rivoluzione per la Champions League. Stiamo parlando del triennio non così lontano 2024/27. E’ già in progetto all’UEFA la discussione su quella che sarà la nuova competizione internazionale cui parteciperanno soltanto i grandissimi club. 

Champions League, rivoluzione dall’UEFA

Per far sì che il prodotto diventi sempre già fruibile e vendibile a prezzi elevati, il massimo organo calcistico europeo vuol creare una competizione aristocratica composta per la maggior parte solo da top club che hanno una storia al livello della gara cui partecipano. 

La nuova Champions League: partite nel week end e campionato infrasettimanale

Secondo quanto riferisce l’edizione odierna di Repubblica, tra i vari punti in programma di discussione ci sarebbe addirittura quello di invertire il calendario delle partite: quelle di Champions di sabato e domenica (almeno dagli ottavi o dai quarti) e quelle di campionato in turni infrasettimanali. Basterebbe solo questo per chiamarla rivoluzione ma le novità non sono finite qui. 

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Champions League 2024-27, torneo stile Sei Nazioni: partecipazioni su invito e città determinanti

La cosa che colpisce maggiormente è l’ipotesi di distribuire wild card, ossia inviti alla competizione, legati alla storia dei club, ma pure all’attrattività delle città. Un progetto sul modello del Sei Nazioni di rugby, che proprio grazie alle gare al weekend consentirebbe di incrementare l’indotto anche con pacchetti turistici. Dunque il cambio epocale riguarderebbe soprattutto i meriti sportivi. In sostanza, alcuni club parteciperebbero di diritto a questa nuova Champions League perché invitati grazie alla storia e alle potenzialità turistiche della città in cui giocano. 

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Nuova Champions League: Napoli e Roma contrarie

Non è un caso, infatti, che in Lega (Serie A) vi sia stato un forte avvicinamento d’intenti tra Milan, Inter e Juventus. Queste, definite da Repubblica come l’aristocrazia del calcio italiano, avrebbero una cosiddetta wild card di diritto per storia e città di appartenenza. Non sono dello stesso avviso, però, Napoli e Roma che si trovano ormai da anni più in alto di Milan e Inter per meriti sportivi (posizionamento in classifica). Queste non vogliono essere costrette a giocarsi sul campo ogni anno il solo posto libero per giocare una Champions a cui le milanesi sono invitate.

Uno scenario che non tutti, però, condividono: l’Uefa di Ceferin e l’ECA, l’associazione dei club europei presieduta da Andrea Agnelli, sono legate da un rapporto saldissimo. Di tutto questo se ne sta già parlando ma torneranno a farlo il 6 e 7 febbraio, nel congresso Uefa a Roma. Anche se, con Aurelio De Laurentiis a capo del settore marketing e comunicazione dell'ECA, è plausibile che le ragioni del Calcio Napoli vengano fatte rispettare nelle sedi opportune.

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