Cosa ci si aspettava?

12.02.2024
00:45
Dino Viola

Che senso ha avere Osimhen, Simeone, Kvara, Politano, Lindstrom, Raspadori e Ngonge se si gioca solo a due punte? Che senso ha giocare a non prenderle per 45 minuti, col quarto posto da recuperare e che invece si allontana sempre di più? Che senso ha avere paura di un Milan tutt'altro che trascendentale? Che senso ha schierarsi con cinque difensori per poi prendere un gol come quello di Theo? E potremmo continuare ancora per ore ma la verità è che questa è una stagione senza senso.

La confusione societaria si riflette sul campo ed è probabile che prosegua. Perchè i segnali di questi novanta minuti confermano la sterilità del Napoli specie in trasferta. Kvara potrà continuare a dannarsi l'anima, portare a spasso gli avversari ma se non si riempie l'aria, se non ci saranno compagni disposti a fare altrettanto, allora sarà fiato sprecato, corse al vento. Fa davvero male vedere lo smarrimento di Rrahmani o le imprecisioni di Di Lorenzo. Fa impallidire il movimento difensivo sul gol milanista, ma non è che il senso della posizione di Gollini in uscita abbia fatto piacere.

Eppure c'era stata la fortuna col Verona di vedere che Ngonge e Lindstrom avessero un'altra gamba e una testa più sgombra di pensieri. E invece anche sotto questo aspetto non si è voluto rischiare, oltre che all'assetto tattico. Segnale che trasmette paura alla squadra? Probabile.

Ci resta un palo colpito ed uno sfiorato: basta per continuare a sperare che questa squadra possa mettere in piedi una risalita in classifica? Troppo poco: 14 punti in 11 partite per Mazzarri che ha preso la squadra dal quarto posto e ad oggi è nona. Come Garcia anche Mazzarri (gli unici due allenatori che hanno accettato le proposte di De Laurentiis) non sta dando i risultati sperati. Ma cosa ci si aspettava se si scelgono tecnici non proprio sulla cresta dell'onda?

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