E se anche il figlio prende le distanze...

07.02.2024
22:45
Dino Viola

Quando neanche difronte alla debacle sportiva a cui stiamo assistendo ci si assume in pieno la responsabilità con onestà intellettuale, quando anche difronte a domande scomode dei giornalisti che mettono in discussione l'arroganza padronale non si fa un passo indietro, beh allora ci vuole una voce ancora più meritevole di un ascolto serio e profondo.

Come quella di un figlio, e proprio stasera Luigi De Laurentiis ha preso le distanze su una uscita poco felice del padre, una delle tante. Si dissocia dalle sue parole sul Bari e parla di 'due soci che non condividono la stessa visione aziendale'. Un socio, un pari livello. Non un direttore sportivo, non un allenatore, insomma non un dipendente e nemmeno un giornalista. Ma soprattutto un figlio, un legame affettivo, che dice in sostanza: non la penso come te e si vede costretto a dichiare di voler difendere gli interessi e l'onore del Bari contro chiunque. Chiunque. Anche contro certe affermazioni, chiunque le faccia. Parole dure, non c'è dubbio e non c'è fraintendimento che tenga.

Apprezzabili le scuse ma ad oggi intorno al presidente c'è chi prende le distanze, chi va via e chi non viene proprio: è innegabile che ci sia questa difficoltà non di poco conto. C'è tempo e modo per ovviare a questo problema prima che si protragga pericolosamente per altre circostanze: ravvedersi sinceramente senza rifugiarsi in colpe altrui è un esercizio a cui molti si sottraggono, forse per questioni di ego o di immagine, chissà. Eppure servirebbe per costruire in maniera lucida il futuro più imminente, nell'interesse stesso del presidente. Invece ci siamo ritrovati con una conferenza dai contenuti opinabili, talvolta evitabili, e in aggiunta la presa di posizione del figlio. Luigi da stasera ci regala anche un tocco in più di triste solitudine, ma a quella gli imprenditori sono abituati, o no?

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