La ricerca dell'alibi dietro cui nascondersi non serve, sfruttare le chance sì

17.12.2020
12:00
Claudio Russo

L'analisi su Napoli-Inter

Il Napoli ha perso per colpa dell’arbitro Massa? Certo che no, sebbene le decisioni del fischietto di Inter-Napoli siano state criticate più o meno da tutto il globo terracqueo. Potrebbe avere influito la gestione dei cartellini mediocre, tra gialli non esibiti, eventuali espulsioni e rossi fiscali - sebbene corretti a livello regolamentare.

Non è stato, tuttavia, l’arbitro Massa ad evitare che tre occasioni chiare del Napoli si tramutassero in reti: Matteo Politano, Giovanni Di Lorenzo, Andrea Petagna. In un Napoli da anni votato all’esterofilia, tre occasioni di tre giocatori italiani non possono che aumentare il rammarico. Il Napoli ha fatto di tutto per non vincere la gara, rovinandosi con le proprie mani nell’azione del rigore. Una prestazione tatticamente buona, in grado di rendere l'Inter sostanzialmente inoperosa per larghi tratti del match.

È un peccato - probabilmente da trasferire alla piazza, non alla squadra - rifugiarsi nell’espulsione di Insigne o nei cartellini mancati a Brozovic e Skriniar. Non deve essere un alibi dietro il quale poter trovare un appoggio per dare una giustificazione al risultato, altrimenti l’ormai ammuffito discorso relativo alla crescita continuerà ad essere rallentato.

Il Napoli è una grande squadra, che può lottare tranquillamente per un posto in Champions League. È indubbio, e nasconderlo è inutile. Ma per tornare nella massima competizione europea servirà anche la freddezza giusta sottoporta, la ricerca dell’angolino giusto per evitare le parate dell’estremo difensore avversario. Altrimenti resta solo la prestazione, certamente buona, ma che vale poco se il risultato è negativo. Come ieri sera, ad esempio. Condizione mentale stabile, concentrazione continua e freddezza nei momenti giusti: è così che si va avanti, non aggrappandosi alla giustificazione di un arbitraggio mediocre. Altrimenti le lacune non potranno essere mai colmate nell'insieme, tra squadra e piazza.

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