
Le basi del rinnovo di Insigne già ci sono: il costoso assist di Dries
Il Napoli vuole calare il proprio monte ingaggi, ma al tempo stesso si trova in una posizione scomoda per quanto riguarda i rinnovi contrattuali. E quello di Lorenzo Insigne prima di tutti, perchè in scadenza nel 2022, del quale se ne parlerà solo a fine stagione, quando i quadri saranno più definiti.
Dati per persi a parametro zero Hysaj e Maksimovic, difficile riscattare Bakayoko con lo stipendio attuale che percepisce dal Chelsea (fuori budget per il Napoli), da verificare le possibilità di conferma per Ospina (anche lui in scadenza nel 2022 e sempre in ballottaggio con Meret: ne resterà solo uno, immaginiamo), da capire cosa vorrà fare il Napoli dell’onerosissimo e sfortunatissimo Ghoulam (servirà un terzino sinistro, sarebbe ancora una volta rischioso rimanere con Faouzi e Mario Rui). Resta Insigne, di quelli a scadenza entro 15 mesi.
Come impostare un’offerta di rinnovo? Lorenzo a giugno compie 30 anni, e quello che andrà a firmare sarà presumibilmente l’ultimo grande contratto della sua carriera: il 22 aprile del 2017, davanti a familiari, De Laurentiis e tutta la stampa a Castel Volturno, il capitano azzurro firmò un quinquennale a cifre notevoli (Calcio & Finanza riporta un ingaggio di 4,6 milioni di euro, senza specificare se bonus inclusi o meno).
Bisogna analizzare potenziali cifre e durata del contratto di uno dei calciatori simbolo dell’ultimo decennio azzurro, e al tempo stesso stilare un termine di paragone, Dries Mertens. L’attaccante belga, al termine di una trattativa abbastanza lunga e con lo spauracchio Inter sempre costante, il 17 giugno 2020 ha firmato un biennale con opzione a favore della società per un terzo anno, a cifre che si aggirano ai 4,5 milioni di euro stagionali. Siamo a nove milioni per un biennale fatto firmare ad un 33enne, e tra Mertens ed Insigne ci sono poco meno di tre anni e mezzo di differenza: il rinnovo, eventuale, Lorenzo lo firmerà appena trentenne. E a cifre di molto inferiori dubitiamo possa dire di sì, proprio perchè il Napoli ha accettato di firmare l’accordo con Mertens fissando un'asticella particolarmente alta.
In attesa che passino questi tre mesi e l’Europeo, il Napoli deve prepararsi ad approcciare la trattativa di rinnovo con il proprio capitano, sapendo al tempo stesso che un metro di paragone chiamato Dries Mertens - anche da un punto di vista di importanza all'interno della squadra - non potrà non esser tenuto in considerazione. Eventuali risparmi e tagli sul monte ingaggi dovranno interessare altri calciatori, no?