La missione di De Laurentiis e Giuntoli è compiuta, e ora?

01.09.2022
20:10
Claudio Russo

Il Napoli ha centrato la quasi totalità degli obiettivi posti ad inizio calciomercato, e vanno fatti i complimenti a De Laurentiis e Giuntoli.

Il calciomercato è finito, e nel Napoli ci sono tre vincitori: Aurelio De Laurentiis, Cristiano Giuntoli, Alex Meret.

  • Il primo ha abbattuto i costi come auspicato più di un anno fa;
  • il secondo è riuscito a costruire una squadra molto buona - a costi minori - ed in grado di lottare per un posto in Champions League;
  • il terzo dopo un estate in uscita si ritrova titolare dopo quattro anni di posti persi - con un contratto da rinnovare ed una fiducia che dovrà necessariamente essere confermata.

di Claudio Russo (@claudioruss)

Bisognava saltare nell’oscurità, il Napoli l’ha forzatamente fatto: dire addio nel giro di due mesi a così tanti titolari in campo e nel cuore dei tifosi - portiere, centrale, centrocampista, un attaccante più il miglior marcatore della storia del club: tre su cinque a scadenza - non era un compito facile.

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Il grande successo del Napoli

Il Napoli è riuscito ad incassare circa 60 milioni di euro da due calciatori in scadenza che non avevano voglia di rimanere in azzurro, Koulibaly e Fabian, sostituendoli con un difensore che può diventare certezza - Kim non è Koulibaly, ma in questo caso qualsiasi difensore diverso da Van Dijk avrebbe comportato un calo di qualità -, e con un centrocampista, Ndombele, potenzialmente più impattante di Fabian, diverso tatticamente ma più funzionale, a condizioni vantaggiose.

Il potenziale dei nuovi

Da capire cosa potrà dare Mathias Olivera a pieno regime, che si alternerà con Mario Rui, sicuramente positivo l’acquisto di Kvaratskhelia - per fortuna incappato in due prestazioni negative, le alte aspettative non facevano bene a lui e all’ambiente, spaccato su quell’Insigne di cui ha preso il posto -, su Giacomo Raspadori aspettiamo di capire tatticamente come procederà la simbiosi con Osimhen. Il potenziale c’è ed è tanto, va indirizzato nel modo giusto (anche per giustificare i tanti milioni spesi). Simeone? Rispetto a Petagna è sicuramente più levigato e adatto ai movimenti della prima punta di Spalletti, con la speranza che possa esplodere come ogni primo anno in una nuova società. L’idea Ronaldo è rimasta tale, nella mente di Jorge Mendes ansioso di cercargli una squadra da Champions League.

La questione portiere

Gestione non perfetta della vicenda, perchè Meret appare delegittimato agli occhi del tifoso e dovrà essere lui soltanto a convincerli in campo. Il rinnovo annunciato e mai arrivato durante i ritiri diventerà realtà? E soprattutto: il Napoli voleva davvero un portiere? Perchè oltre Kepa e Keylor Navas hanno tutta l’impressione di essere state idee a condizioni di comodo, e certo in Europa erano disponibili estremi difensori di qualità: se l’intenzione era quella di sostituire a tutti i costi Meret, il Napoli ci sarebbe riuscito. Ma in porta, adesso, c’è un portiere che negli ultimi quattro anni non ha mai avuto la titolarità del ruolo, destinato a dare un’idea diversa di sé a tutti i tifosi: un rischio? Vedremo.

Napoli, missione compiuta

Cosa resta di questo mercato? Chi doveva essere ceduto è stato ceduto (l’unico a rimanere è Demme, attualmente infortunato), il Napoli si è messo alle spalle definitivamente un’era forse irripetibile e meno vincente di quanto avrebbe meritato. Adesso bisogna guardare al futuro, con una rosa più giovane e più economica. Considerando che gli obiettivi iniziali erano il taglio degli stipendi, la cessione degli scontenti, l’acquisto di una nuova nidiata di talenti giovani e dagli ingaggi sostenibili, la missione di Aurelio De Laurentiis e Cristiano Giuntoli può dirsi compiuta. Il tempo dirà se questa rivoluzione sarà anche positiva anche sul terreno di gioco, e non solo nelle casse societarie.

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