ESCLUSIVA - Gol da centrocampo e calcio d'angolo, 30 anni dalla tripletta di Maradona alla Lazio diventata leggenda! Orsi ricorda l'incubo: "L'ho fatto diventare famoso"

25.02.2015
21:10
Redazione

Sono trascorsi 30 anni da quando Maradona scese in campo al San Paolo e fece cadere la Lazio sotto i suoi colpi di genio. Tre gol, di cui uno da centrocampo ed uno da calcio d'angolo: una partita passata alla storia per l'esplosione dell'argentino appena arrivato in Serie A. La sua vittima, all'epoca, fu Nando Orsi. L'ex portiere della Lazio, oggi allenatore e telecronista, racconta ai microfoni di CalcioNapoli24 quella giornata ormai diventata indimenticabile analizzando anche l'attuale situazione portieri in casa Napoli. 

E' difficile, se non quasi mai accaduto, che un allenatore scelga di alternare i propri portieri. Benitez sta vagliando questa ipotesi, la vede una soluzione perseguibile?

Non mi è mai capitato di vedere un'alternanza sistematica tra due portieri, si tratta di un ruolo delicato. Dove gli errori e la fiducia condizionano molto. Quando un allenatore sceglie di sostituire il portiere, nel corso della stagione, per motivi che non siano legati ad un infortunio bisogna porsi delle domande. C'è sempre una ragione precisa dietro questo tipo di scelta. Credo che, a prescindere da chi giocherà domani in Europa League con uno 0-4 già in tasca, la scelta di Benitez si capirà dalla prossima partita di campionato. Sarà una partita determinante per rivelare se vi è una nuova gerarchia. Un'alternanza richiede una personalità ed un carattere forte da parte di entrambi i portieri, in particolare per colui - in questo caso Rafael - che sia partito titolare dall'inizio per poi vedersi scavalcare, o comunque alternare, con un altro portiere. Credo che qualora Andujar giocasse la prossima partita di campionato sarà lui il portiere che arriverà  fino a fine stagione. Questo non significa che Rafael sia stato bocciato. L'allenatore saprà come gestire, probabile che si renda conto che il brasiliano abbia bisogno di poche giornate per ritrovare il proprio equilibrio o che questo processo di crescita debba svilupparsi diversamente. Sicuramente, rispetto ad un portiere come Neto, Rafael sta impiegando più tempo. Questo non mette in discussione le sue qualità, ma è giovane e deve crescere. Quando poi si gioca in una piazza esigente ed in una squadra ambiziosa è scontato che ci sia più pressione e si possa sbagliare di più ed essere “perdonati” di meno. Ai portieri non si perdona nulla. Figuriamoci errori che poi si rivelano determinanti".

Se fosse oggi in campo, quale sarebbe l'attaccante più pericoloso da affrontare?

"Nel nostro campionato ci sono diversi calciatori di un certo spessore: Higuain, Tevez, Klose ed il capocannoniere Icardi. Personalmente credo che Higuain sia tra i più forti al mondo e se scendi in campo sapendo di averlo contro non è di certo facile".

Come quando affrontò Maradona nel primo anno a Napoli, una tripletta che rivelò per la prima volta in Italia quel talento di cui tanto si diceva ma probabilmente in quel momento non se lo aspettava...

“Sono passati 30 anni ma ricordo perfettamente quella partita e non solo per tutte le volte che mi è stato chiesto ma ormai sono “partecipe” di alcuni dei più bei gol di Maradona che spesso vengono mostrati in tv. Come spesso ho detto scherzando lui deve ringraziarmi se gli ho dato possibilità di diventare sin da subito famoso (ride, ndr). Prendere tre gol non è mai un bel ricordo ma alla fine le reti prese da Maradona le ricordo anche con piacere, non ti capita di incontrarlo tutte le domeniche e già sapevamo che grande calciatore fosse quindi, al di là dei miei errori, un campione così è capace di far tre gol senza problemi e lo ha dimostrato sia prima ma soprattutto dopo”.

GUARDA IN ALLEGATO LA CLIP DI QUELLA MEMORABILE TRIPLETTA

Fonte : Angela Sarah Morlando
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