Sparnelli a CN24: "Offerta degli arabi a De Laurentiis, la risposta è stata 'no'! Ricordate quel famoso 'Sono pronto a lasciare'?"

05.02.2014
12:56
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo

"Critiche pilotate dopo l'offerta del fondo arabo. Aurelio De Laurentiis ha detto no!", è questo il titolo di un editoriale di Massimo Sparnelli, ex membro dell'ufficio stampa del Calcio Napoli. Secondo il collega, tempo fa, sarebbe stata recapitata un'offerta a De Laurentiis dall'Arabia Saudita per acquisire il 100% della società azzurra. Ducento milioni sul piatto da parte di un fondo arabo, non avrebbero fatto girare la testa al patron De Laurentiis che ha rispedito al mittente la proposta. La redazione di Calcionapoli24 ha intervistato, in esclusiva, Sparnelli per fare chiarezza sulla vicenda:

Vogliamo entrare nel merito della vicenda? Quando è stata inviata la proposta a De Laurentiis? "Partirei col dire che non è stata fatta di recente. De Laurentiis ha detto di no a un'offerta di circa 200 milioni di euro, la notizia è certa e verificata al 100%. La sapevo già da un pezzo, oggi la stanno scoprendo anche alcuni imprenditori napoletani molto importanti. Quando inizia il vento delle polemiche c'è sempre un motivo ben preciso. Non so se ricordate, ma qualche mese fa il presidente De Laurentiis dichiarò che sarebbe stato pronto a lasciare il Napoli. Ecco, fu quello il momento in cui si concretizzò l'offerta da parte di un fondo arabo. Ho amicizie in Arabia Saudita, lo so per certo. L'offerta non fu sufficiente, per De Laurentiis il Napoli vale molto di più e non mi meraviglierei se la proposta aumentasse in termini economici prossimamente. Sono molto amico di Fabio Montezine, ex azzurro. Gli ho battezzato il figlio, lui adesso è uno dei calciatori più rappresentativi del Qatar, ha preso la doppia nazionalità. Gli arabi vogliono investire in Italia e se non l'hanno ancora fatto è per la corruzione che fa da contorno al nostro paese. In Inghilterra o in Francia ciò non esiste, per cui è più semplice fare business. Il loro progetto è investire nei Mondiali del 2022". 

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