foto Pierfrancesco Accardo
foto Pierfrancesco Accardo

Un romano a Napoli, coach Calvani a CN24: "Vi racconto il 'mio' San Paolo. Violenza? Allo stadio si sfogano istinti repressi, c'è un esempio da cui ripartire. E su De Laurentiis..."

02.04.2015
13:00
Redazione

di Claudio Russo – twitter:@claudioruss

La sfida tra Napoli e Roma deciderà tanto, tantissimo sulle sorti delle due squadre in campionato, in lotta per un posto in Champions League che darebbe linfa alle casse delle due società e darebbe, ovviamente, morale alla compagine che uscirebbe vincitrice dello scontro diretto dell'Olimpico che si giocherà sabato alle 12.30.

Come trascorre, nel frattempo, l'attesa della partita un romano che a Napoli ci vive da inizio stagione? Casoria, un pomeriggio di sole ed un pallone che rimbalza: entriamo al PalaCasoria, ci aspetta Marco Calvani, coach della Givova Flor do Cafè Napoli, la prima squadra cittadina di pallacanestro che gioca il campionato A2 Gold nazionale. 52 anni, nato a Roma e, lo ammette anche lui, romanista sfegatato.

Una lunga chiacchierata che prova a raccontare questo intreccio che c'è tra Napoli e Roma: un intreccio che porta il presidente De Laurentiis ad essere presidente da una parte ed imprenditore cinematografico dall'altra, un intreccio che ha portato 14 anni fa Rudi Garcia, allenatore da una parte, a visitare Rafa Benitez, allenatore dall'altra, ai tempi del Valencia. Ma anche coach Marco Calvani, che nella Capitale ha raggiunto una finale scudetto nel 2012-2013 e da inizio stagione siede sulla panchina dell'Azzurro Napoli.

Un Calvani che racconta la sua esperienza, da tifoso della Roma, al San Paolo in occasione della gara d'andata ma che espone poi, molto chiaramente, il suo pensiero su Aurelio De Laurentiis ma anche su tanti altri argomenti a partire da Rafa Benitez e Rudi Garcia.

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