Amin Younes, attaccante del Napoli
Amin Younes, attaccante del Napoli

Ritorno alla normalità: Younes, timidi applausi e zero stampelle

27.07.2018
20:00
Redazione

Un appestato. Niente di più e niente di meno. Questo era Amin Younes fino a qualche settimana: un calciatore risultato sgradito a gran parte - se non

DIMARO-FOLGARIDA (TN) - Un appestato. Niente di più e niente di meno. Questo era Amin Younes fino a qualche settimana fa: un calciatore risultato sgradito a gran parte - se non tutti - degli appassionati del Napoli, tifosi e non. Un ragazzo da mettere da parte, perché protagonista di una delle più incredibili storie che il calciomercato del Napoli ha vissuto negli ultimi sei mesi. Una firma sul contratto, una toccata al San Paolo per Napoli-Bologna, una fuga nella notte, mille motivi usciti fuori quando è tornato in Olanda ed è stato messo - successivamente - fuori squadra dall’Ajax. In più un infortunio annunciato dal presidente del Genoa (!). Poi è arrivato il ritiro di Dimaro-Folgarida, e qualcosa sembra essere cambiato.

DIMARO-FOLGARIDA, UN NUOVO INIZIO PER AMIN

Si è presentato con la gamba immobilizzata, accompagnato dal papà e dai suoi avvocati: un colloquio con il Napoli, con De Laurentiis e con Carlo Ancelotti. Un faccia a faccia per stabilire il percorso di riabilitazione, il migliore possibile per tornare a disposizione della squadra. Servirà ancora un po’ di tempo, prima di vederlo in forma, ma Amin nel frattempo sorride: “Happy to be in Italy now. Had some good converations with my new coach and the SSC Napoli this week. My rehab is going well and I hope I can return on the pitch as soon as possible”. Ha rotto così il silenzio, qualche giorno fa, Amin. Felice di essere in Italia, fiducioso dopo aver parlato con Ancelotti e con il Napoli, speranzoso di tornare presto in campo.

YOUNES ED IL NAPOLI, UN RAPPORTO CHE SI RICUCIRA’

Primi applausi, timidi, ‘passeggiate’ nelle piscine del Rosatti. Ed una buona notizia, finalmente: le stampelle in una mano, i piedi liberi e nessun aiuto. Ed un sorriso - non sfuggito ai più attenti - sul suo volto. Forse adesso non vuole fuggire più, chissà, certamente vuole giocare e non vede l’ora di farlo. Chi gli è vicino conferma che i suoi sentimenti verso la città ed i tifosi sono più che buoni: l’applauso dei presenti a Dimaro-Folgarida è soltanto un antipasto. L’unica cosa che manca, ora, è una bella intervista per dissipare ogni dubbio: tempo al tempo.

di Claudio Russo - Twitter @claudioruss

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Fonte : dal nostro inviato a Dimaro-Folgarida, Claudio Russo
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