Alvino: "Il Napoli non è la favorita per lo scudetto, vi spiego il motivo! Gasperini? L'allenatore più bravo e antipatico"

31.10.2024
11:30
Redazione

Carlo Alvino, giornalista, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero. Di seguito un estratto diffuso tramite comunicato stampa da Televomero:

"Nel Napoli di oggi non c'è l'io ma conta il noi. Noi amiamo personalizzare nel calcio i meriti e le critiche. Il Napoli è granitico, noi che facciamo il nostro mestiere osiamo dire che la squadra che ha dominato è quella col maggior possesso palla. Ma il Napoli sta sconvolgendo questo concetto, ha fatto giocare il Milan come il Napoli ha deciso. E infatti la squadra di Fonseca si è dovuta adattare. E infatti nei primi minuti ha attaccato fortemente, segnato, si è fatta attaccare e poi siglato il raddoppio. Nel secondo tempo ha anestetizzato il Milan. Se riavvolgiamo il nastro il migliore è De Laurentiis, dopo anni dello stesso atteggiamento, inizia a delegare e lo fa per davvero. Nessuno credeva che De Laurentiis avrebbe delegato tutto a Conte. È stato rivoluzionato lo staff tecnico e la rosa, accontentando l'allenatore. È il momento del noi e tutte le componenti devono lavorare al meglio. La favorita per lo Scudetto non è il Napoli, bisogna fare lo schemino tra valore rosa, monte ingaggi e classifica dell'anno scorso. Poi se l'occasione si presenta di sicuro Conte non se la lascia sfuggire. Il Napoli l'anno scorso prendeva gol da ovunque e contro chiunque. Regaliamo il bonus dei tre di Verona. Smetterei col concetto di giocare bene o male, l'Inter a Empoli ha fatto una partitaccia fino all'espulsione. Gilmour? È in continua crescita. Nel secondo tempo a Milano ha giocato sui suoi livelli. La Serie A è il campionato più tattico del mondo. Ha tutti i numeri per far bene, non interpreta il ruolo come Lobotka, ha un lancio lungo che Lobo non ha, che però ha altre qualità. Il Napoli ha intenzione di riproporre Lobotka contro l'Inter da titolare e penso che farà quei 20-25 minuti con l'Atalanta. I titolarissimi del Napoli di Conte sono questi, è inutile che ci giriamo intorno. Gasperini per me è l'allenatore più bravo e antipatico in circolazione.

Maradona? Ho avuto la fortuna professionale e umana di condividere i 7 anni di Maradona a Napoli. C'era un rapporto straordinario, erano altri tempi, oggi i calciatori sono su un piedistallo. La sua grandezza era che lui veniva a fare l'intervista in ciabatte. Ho avuto la fortuna di recuperare le VHS con le cebollitas, in Italia quelle cose non si vedevano. Una cosa spettacolare. Vorrei ricordare Luigi Necco, fu lui a coniare il termine 'Mano de Dios' in un'intervista dopo la partita contro l'Inghilterra in Messico".

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