
Anellucci: "Osimhen non è Maradona! Non credo che Conte sia disposto ad accettare una situazione simile"
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente Fifa. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Claudio, il Milan fa sul serio per Osimhen?
“Il Milan è certamente un club che può spendere, è vero. Ha già incassato qualcosa, anche grazie a operazioni recenti. Per esempio, se non sbaglio, Theo Hernández è andato all’Al-Hilal, non è stato convocato per il ritiro, così come Bennacer, quindi hanno incassato anche da lì. Il Milan è una società che può spendere. Detto questo, chiunque oggi voglia parlare di Osimhen deve necessariamente confrontarsi con il Napoli, deve capire quali siano le condizioni economiche richieste. Mi risulta che la clausola da 75 milioni sia ancora valida, e sinceramente credo che nessun club possa permettersi una cifra del genere, a meno di un ritorno dell’Arabia Saudita o di situazioni simili. Anche per via dell’ingaggio, che adesso è salito a 12 milioni. Parliamo di uno stipendio mostruoso, non credo che il Milan possa sostenerlo. Se non viene rimodulata la situazione economica, credo che si possa ipotizzare una soluzione diversa: un rinnovo, un prestito… ma una cessione vera e propria la vedo molto difficile. Poi, chiaro, nel calcio può succedere di tutto. Oggi dici una cosa, domani vieni smentito. Ma con questi numeri, in questo momento, la vedo complicata.”
Qualora non dovessero arrivare offerte convincenti, secondo lei esistono margini per un reintegro del giocatore in rosa?
“No, non credo. Con questi numeri, sarebbe una situazione troppo delicata da gestire nello spogliatoio. Non puoi reintegrare un calciatore che guadagna così tanto, quando hai un gruppo che ha lottato e sofferto nella stagione appena conclusa, vincendo uno Scudetto. Conte è molto attento a certe dinamiche: è un allenatore che gestisce lo spogliatoio in modo rigido, e giustamente. Non hai Maradona, al quale puoi concedere tutto. Osimhen non è Maradona. È un buon giocatore, ha fatto un’annata straordinaria con Spalletti, ma è stata una stagione ‘magica’, una di quelle dove tiri da casa tua e segni. Ma non è un giocatore che vale quelle cifre. E non credo che Conte sia disposto ad accettare una situazione simile.”
Alla luce dell’imminente arrivo di Sam Beukema dal Bologna, si può dire che il Napoli abbia fatto bene a non investire 40 milioni su Pietro Comuzzo? Erano quelle le cifre che circolavano a gennaio, giusto?
“Sì, sono d’accordo. Hanno fatto benissimo a non investire quelle cifre. Comuzzo deve ancora crescere, ha bisogno di fare strada. Aveva over-performato in passato, ora deve confermarsi. Il Napoli ha agito con intelligenza.”
E per Lang? Anche lui è molto estroso…
“Se Conte lo ha scelto, vuol dire che sa già come gestirlo. Non ho alcun dubbio.”