Baroni: "Sarò sempre grato al Lecce per avermi fatto giocare nel Napoli di Maradona. Ricordo le cene a casa di Ferrara.."

20.09.2019
12:50
Redazione

Marco Baroni, doppio ex in vista di Lecce-Napoli, ha parlato del suo passato da giocatore e di quel che sarà il suo futuro

Napoli notizie calcio - 29 aprile 1990, una data importante per i napoletani, si festeggiò il secondo scudetto. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, a far iniziare la gioia proprio il gol contro la Lazio di Marco Baroni, che il Napoli acquistò dal Lecce, il prossimo avversario degli azzurri di Ancelotti.

Lecce-Napoli è la sua partita, che ricordo ha di queste due piazze?

«Ho un ricordo molto positivo, il Lecce mi ha rilanciato dopo le esperienze di Udine e Roma in serie A, in Salento ho conquistato la promozione e poi disputammo un campionato straordinario battendo al “Via del Mare” il Napoli, la Juventus e la Sampdoria di Vialli e Mancini”».

16 ottobre 1988, seconda giornata di campionato. Debutto casalingo in A con il Lecce e gol decisivo contro il Napoli. Cosa si porta dietro da quella partita?

«Facemmo una grande gara e poi magari quel gol ha favorito l’intreccio che poi mi riportò in serie A facendomi approdare in una grande squadra, a quei tempi il Napoli era la più importante insieme alla Juventus. Sarò sempre grato a Mazzone e ai dirigenti del Lecce che mi hanno consentito di giocare con Maradona e con i campioni che facevano parte di quella rosa».

A quei tempi per le squadre che lottavano per la salvezza era più facile competere in serie A, mettere in difficoltà le big. Cosa ne pensa?

«Il divario era meno netto, adesso è molto più dura colmare il gap soprattutto per le neopromosse, non lo dico io ma l’analisi statistica degli ultimi campionati. La differenza è sia nel tasso tecnico che nella fisicità. La strada maestra è il gioco e il Lecce lo sta facendo. La vittoria di Torino trasmetterà autostima, è fondamentale portare a casa questi risultati, il Napoli dopo la Champions non troverà una partita facile».

I ricordi più belli dello scudetto vinto a Napoli?

«Ci sono stati tanti momenti belli, condivisi con un gruppo straordinario, spesso a cena a casa di Ferrara o di Corradini oppure quando le organizzava Maradona. Il pubblico è stato straordinario e ci ha aiutato a portare a casa lo scudetto».

Cosa manca al Napoli per vincere nuovamente il tricolore?

«Il Napoli migliora tutti gli anni, con Sarri non ha vinto lo scudetto solo perché la Juventus ha fatto il vuoto. In Champions gli azzurri hanno dimostrato il loro valore, ci devono credere ma bisogna superare insidie come quella di domenica a Lecce».

La convince la coppia Manolas-Koulibaly?

«Sì, è una coppia che si completa, spicca per fisicità, rapidità, aggressività, una delle migliori sul palcoscenico internazionale, devono solo perfezionare l’intesa»

Quando la rivedremo in panchina?

«Spero presto, fuori non si sta bene ma c’è voglia di crescere sotto il profilo culturale e professionale. Sono stato in Inghilterra e ci ritornerò a breve per un mese di studio».

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