
Criscitiello: “L’Inter ha fallito, stop! Ma avete sentito cos’ha detto Marotta?”
Michele Criscitiello, direttore di SportItalia, commenta nel suo editoriale la sconfitta dell’Inter in finale di Champions League:
“Quanti di voi, fortunati a non aver trovato un biglietto per Monaco, hanno organizzato una cena in compagnia per vedere la finalissima? Tanti. Tantissimi. Non so voi ma io, prima dell’antipasto, avevo già finito di godermi la serata. Perché se è vero che una finale si vince o si perde, non è altrettanto vero che una finale non si giochi neanche. Ci hanno venduto, da marzo, che l’Inter ormai aveva solo la testa alla Champions. I tifosi hanno perdonato tutto. Anche l’ennesimo scudetto buttato. Purtroppo non funziona così e mi vengono i brividi a leggere, gente di calcio, che parla di “conta il percorso” oppure “abbiamo fatto una grande stagione”. Da quando il calcio si giudica per il percorso? Non siamo mica su waze. Il calcio, da quando è nato, si gioca e si giudica per una palla che entra o esce. Se si vince hai ragione, se si perde hai torto. Figurati se vieni preso a pallonate e perdi uno scudetto due volte vinto.
L’Inter è un fallimento. Senza se e senza ma. E il fallimento si è chiuso nel peggiore dei modi: umiliata in mondo visione entrando nella storia con la pagina più brutta. Tutti hanno le loro responsabilità. Ma questa finale è nata male e gestita peggio dalla società. Il caos dei biglietti, la condizione atletica precaria e le voci sul futuro di Simone Inzaghi.Tutto sbagliato. In serie A hai uno staff composto da 20 persone, non si possono non accorgere che la squadra stava scoppiando. La preparazione e la gestione si fa in base al calendario e ai risultati. Se parti bene e arrivi con la mascherina dell’ossigeno significa che hai sbagliato tutto. L’Inter si vanta, anche i suoi tifosi, di aver speso zero sul mercato. Se vinci spendendo zero ti puoi vantare ma se non vinci c’è poco da andarne fieri. Anche perché è vero che hai speso zero di cartellini ma è altrettanto vero che hai strapagato ingaggi a calciatori che una finale di Champions non la potrebbero vedere neanche sugli spalti.
Le dichiarazioni di Marotta, a fine gara, farebbero pensare ad un film di Checco Zalone: “Ma è del mestiere?”. Parliamo di un grande Direttore diventato Presidente ma certe affermazioni sembrano una presa in giro all’intelligenza (non artificiale) di tifosi e giornalisti. L’Inter ha fallito. Stop. Non muore nessuno ma basta saperlo ammettere. In una stagione di vuoto non hai vinto nulla. La Supercoppa buttata, la Coppa Italia disdegnata, il campionato regalato e la Champions umiliata. Come si fa a parlare di stagione positiva? Perché sei arrivato in fondo in quasi tutte le competizioni? Ma di cosa stiamo parlando? Questo non è calcio. Parigi e Barcellona hanno tracciato una linea ben precisa. Chiarissima. Il calcio, al giorno d’oggi, si fa con i giovani. Bisogna puntare su di loro perché l’esperienza ormai conta sempre meno e l’Inter è arrivata completamente scoppiata con i suoi ultra trentenni. Il mini ciclo Inzaghi è finito. Continuare sarebbe un errore. Per il mister e per la società”.