Di Vicino: "Kvaratskhelia sta pagando le richieste di Conte? Ecco come la penso"

21.10.2024
19:10
Redazione

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giorgio Di Vicino, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Lecce. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Il Napoli vince anche senza convincere, ma noi sappiamo che il bel gioco non porta sempre ai trofei. Dove sta la verità?

“Innanzitutto faccio i complimenti al Napoli, perché la partita di ieri non era  assolutamente semplice. La gente guarda i risultati, che sono sempre più importanti. Alla fine la gente vuole vincere. Se arriva anche il bel gioco, ben venga. Con Guardiola, tutti pensano di partire da dietro, di fare il bel gioco, ma non sempre si può fare, ci sono situazioni e situazioni. Il Napoli a me piace tantissimo, secondo me stanno giocando bene e stanno fanno facendo il bel gioco. Ovviamente poi ci sono anche gli avversari. Tutti vorrebbero fare il bel gioco, vorrebbero fare le triangolazioni, il possesso palla ma ci sono delle situazioni, degli avversari da prendere in considerazione”

Sul gioco della Juve?

“A volte sì preferisce rimanere dietro. In ogni caso però è una squadra con delle qualità importanti. Ha dei grandissimi campioni in squadra, che che gli permettono di svoltare le partite da un momento all’altro. Poi, ripeto la cosa importante è fare gol, poi si vede come è arrivato. I risultati sono ciò che contano”

Sulle polemiche che riguardano il fuorigioco?

“In generale il calcio è il regolamento di esso é cambiato un bel po’ negli ultimi anni. Il calcio moderno, però, non da vantaggio allo spettacolo perché il difensore non entra mai. In aerea di rigore si salta con le mani dietro la schiena, perché poi si riesce a vedere tutto e per me questa è una cosa assurda. Diciamo che ci sono delle cose a cui sono favorevole, come il Var, che potrebbe aiutare a correggere degli errori. In ogni caso il calcio è uno sport di contatto, di duelli e questo sta venendo a mancare. Sul fuorigioco ai miei tempi c’era la regola della luce piena. Non c’è nessun vantaggio ad aver un millimetro in più o in meno. Andrebbero incontrati delle regole, che potrebbero far fare più gol ed interrompere di meno il gioco”

Kvara sta pagando le richieste di Conte?

“Non credo ci siano problemi. Per me è un fenomeno e in quanto tale si può adattare a tutto. Sicuramente sta pagando un po’ la forma non al massimo. Poi, siamo all’inizio"

In che ruolo dovrebbe giocare Raspadori?

"Raspadori lo vedo come seconda punta, trequartista. Il suo ruolo potrebbe essere quello di giocare tra le linee. Ripeto, però, sono fenomeni e in quanto tale si possono adattare a tutto. Sicuramente, servirebbero più tempi, ma come abbiamo visto ieri, con Simeone, non è assolutamente facile”

Sulla prossima partita del Napoli contro il Lecce?

“Sono partite da prendere con i denti. Non bisogna mai sottovalutare nessuno perché stiamo parlando della Serie A. Quindi, al fischio d’inizio la palla inizia a rotolare e bisogna dimostrare di essere superiori. Occhio, quindi. In ogni caso, bisogna approfittare del momento no del Lecce perché poi arriveranno momenti no, un po’ più complicati”

Lei ha lavorato con De Laurentiis, è complicato lavorarci insieme?

"Non credo sia così tanto difficile lavorare con De Laurentiis. Sicuramente, essendo un grande proprietario, deve stare attento al lato economico, ai bilanci. Poi, se andiamo a vedere il Napoli non ha mai fatto così tanti anni in Europa”

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