Editoriale Chiariello: "La Champions è un'illusione! Stagione disastrosa colpa dei calciatori: gol subito più pollo mai visto, Juan Jesus inadeguato" | VIDEO

25.02.2024
22:48
Redazione

L'editoriale di Umberto Chiariello a Campania Sport di Canale 21 dopo Cagliari-Napoli 1-1: il video

Vi proponiamo come di consueto l'editoriale di Umberto Chiariello a Campania Sport, in onda su Canale 21. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24:

"Come con il Barcellona è emerso nella ripresa, a dimostrazione che in questa squadra almeno una cosa Mazzarri l'ha fatta: l'ha recuperata atleticamente. Ma quel che è accaduto nella ripresa lascia molto da riflettere: il motivo per cui l'anno scorso c'è stata la grande magia non è perché Spalletti ha insegnato un meraviglioso 4-3-3 a una squadra che già lo conosceva nel suo DNA sin dall'epoca sarriana e anche perfino con Gattuso seppure con applicazioni diverse. La grande rivoluzione di Spalletti dell'anno scorso è stata un'altra: lui è stato il leader di uno spogliatoio che non aveva leader perché questa squadra non ha dei leader. Qualcuno lo è agonisticamente, qualche altro è tecnicamente ma l'unico vero leader che si è visto su tutti in questi due anni è stato Giovanni Di Lorenzo che che anche oggi ha mostrato la sua statura di uomo perché da squalificato ha voluto seguire la squadra e stare vicino alla sua maglia.

Cosa ha fatto Spalletti l'anno scorso? Ha convinto tutti di ragionare con il noi: 70 vale 20, urlava a ripetizione per tener buoni Lozano, Politano, gli Olivera e Mario Rui, e l'Elmas che l'anno scorso ha dato tantissimo proprio perché si è sentito apprezzato e stimato nonostante non fosse titolare; i Raspadori e i Simeone si sono assoggettati col sorriso sulle labbra a questa logica, tutta la rosa l'anno scorso ha ragionato col 'noi'. I risultati arrivavano, il gruppo era cementato, era coeso e si lavorava per per il successo comune che portava tanto successo a ognuno di loro. Quest'anno si sta verificando esattamente l'opposto: quando la stalla è aperta, i buoi scappano e ognuno gioca per se stesso. Per i propri ingaggi, per il proprio futuro, per dimostrare che è forte, per dimostrare che sa fare gol, per dimostrare qualcosa a qualcuno, a se stesso o a tutti.

Fatto sta che nel Napoli oggi il noi non è più il pronome imperante: oggi esiste di nuovo l'io e l'io si è verificato quando gente come Politano, gente come Simeone si son trovati davanti alla porta avversaria e piuttosto che passare la palla al compagno smarcatissimo a porta vuota, hanno preferito la soluzione personale che hanno fallito.

Il Napoli che aveva giocato malissimo, e lo ripeto nel primo tempo, e non si può chiedere a Calzona di fare miracoli, perché chi dice: 'Avete visto se c'era Mazzarri'. Ma come se c'era Mazzarri? Calzona eredita una situazione disastrosa perché Garcia ha fatto i guai e Mazzarri li ha incrementati ulteriormente e lo volete da uno che ha fatto tre allenamenti? Lui sta riprovando a ridare quell'anima, quel modo di giocare, ma ci vuole il tempo che ci vuole. Però quando passi in vantaggio perché Raspadori si inventa una palla rubata, una partenza eccezionale un cross al bacio dove dice a Osimhen, che non aveva toccato palla, spingila dentro, a quel punto in contropiede si sono aperte le praterie.

Il Napoli ben tre volte, oltre il gol ridicolmente sbagliato da Osimhen che ha preso il palo da solo ma era in fuorigioco, tre volte con Politano, con Simeone e anche con Lobotka, azione bellissima a livello personale, ha sfiorato il raddoppio per prendere poi il gol più pollo che io possa ricordare negli ultimi 50 anni. Se vado a vedere, e ci vado le partite di promozione, vi posso garantire che un difensore centrale in promozione quello che ha fatto Juan Jesus oggi non lo fa! Palla buttata alla viva il parroco da Dossena, neanche una palla di quelle difficili. Palla di lettura assolutamente agevole, centrale: Juan Jesus si impappina, si gira su se stesso, fa una una piroetta e lascia la possibilità in piena area di rigore di tirare all'avversario che fa gol incredulo al 96'.

Come buttare le stagioni: l'anno scorso di questi tempi questa partita sarebbe finita 3-0 perché il Napoli sulla leggerezza, sulla spensieratezza di cui ha parlato Ranieri, i tre gol li avrebbe fatti. Adesso non li ha fatti. Ma l' 1-0 lo devi portare a casa: questo gol preso è un altro atto d'accusa nei confronti della società perché da chi l'abbiamo preso questo gol? Dal difensore che ha sostituito Kim, cioè Juan Jesus che è palesemente inadeguato, dove? Nell'area di rigore: lui è un giocatore bello a vedersi, che tiene la linea magnificamente, lui di reparto difende benissimo; sa anche rompere la linea, sa anche giocare col sinistro educato ma quando si tratta di difendere in area di rigore, i suoi limiti sono notissimi e oggi sono venuti di nuovo a galla.

Come se ne esce? Io non so se se ne esce, perché il Barcellona io l'ho visto giocare: ha dato quattro palloni all'avversario, è rientrato Joao Felix che ha segnato, è entrato Raphinha titolare e ha segnato. Ho visto un Barcellona che si sta per andare a prendere tranquillamente il secondo posto, altro che Atletico Madrid che qualcuno mi deve spiegare perché l'Atletico è un avversario terribile e perché il Barcellona è una avversario abbordabile in Champions, visto che il Barcellona è più forte dell'Atletico: ci stiamo illudendo, così come ci stiamo illudendo nella corsa Champions. Ora bisogna andare a vincere a Reggio Emilia contro un Sassuolo mai disastrato come ora, che probabilmente metterà in panchina un esordiente Bigica perché non riesce a trovare un altro allenatore: mandare Dionisi è un errore capitale a mio giudizio, però vogliono una svolta. Noi andiamo ad affrontare un'altra squadra che non ha un allenatore di lungo corso, come il Napoli c'ha Calzona alla sua seconda partita in campionato. Bene, è un'occasione irripetibile.

E poi? E poi niente, questo Napoli se non torna a ragionare con il noi e Calzona deve capire che se è tornato per fare il 4-3-3 o Traoré entra e determina e allora si può ragionare o questo Napoli non può più giocare in quel modo; deve giocare con qualcuno che sia tra il centrocampo e Osimhen, perché Osimhen è lasciato solo: Politano, o chi per lui, gioca a Mosca e Kvara gioca a Lisbona che è triplicato. La palla a Kvaratskhelia non arriva mai per cambio di gioco isolandolo nell'uno contro uno, lo si lascia uno contro tre: è malinconico il georgiano e sta nascendo un caso che vorrei si risolvesse subito.

La verità è che Calzona la bacchetta magica non ce l'ha, la partita di oggi certifica tutti gli errori di stagioni però mette di fronte a tutti una evidenza: la colpa è del presidente, la colpa è degli allenatori. Ragazzi, ma la colpa è dei giocatori quando lo vogliamo dire che sono loro i principali protagonisti in negativo di questa stagione?".

Umberto Chiariello col suo editoriale
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