
Il ministro Spadafora: "Un anno veramente importante per lo sport italiano ma da tifoso del Napoli spero in un 2020 migliore"
Ultime calcio Napoli - In giro per l'Italia, in largo e in lungo lo stivale, a misurare da vicino la temperatura dello sport italiano.
Vincenzo Spadafora, napoletano di Afragola, Ministro dello Sport del Governo Conte bis, dal 4 settembre scorso, ha voluto verificare lo stato di salute tanto delle società, piccole e grandi, professionistiche e non, quanto delle strutture sportive, ferita aperta soprattutto al sud e nel pomeriggio ha fatto tappa a Nola, dove ha concesso un'intervista a Radio Punto Zero per fare il bilancio dell'anno che sta per concludersi e dei suoi primi tre mesi di attività: "Ho conosciuto un mondo straordinario, fatto di grandi atleti, grandi professionisti ma anche di persone, come qui a Nola, che ci mettono tempo, passione, dedizione, per portare avanti l'attività, molto spesso con difficoltà, sui territori, dove mancano strutture, mancano i mezzi e infatti io sto andando in giro per dare una risposta proprio a tutte queste necessità. Per lo sport italiano, invece, sembra sia stato un anno veramente importante, per me poi, particolarmente, anche perché da ministro, due giorni dopo il giuramento, ho avuto modo di premiare la Ferrari che ha vinto il GP di Monza dopo un digiuno di nove anni, poi i Mondiali di Atletica in Qatar che sono andati molto bene e tantissimi altri successi che non sto qui ad elencare. Credo però, che da questo punto di vista, sono anni che l'Italia ha grandi atleti che prepara nel migliore dei modi ma dobbiamo fare in modo che lo sport sia davvero per tutti, quindi non solo per i grandi atleti ma anche per chi tutti i giorni, pratica sport in giro per l'Italia".
L'ex titolare del MIUR, Lorenzo Fioramonti, se n'è andato sbattendo la porta accusando Palazzo Chigi di non aver avuto il necessario coraggio nei confronti della scuola italiana, quanto ne ha avuto invece il Governo per lo sport?
"Stiamo facendo tanto, devo dire, le risorse nel 2020 non mancheranno, posso dire che ci sarà un piano straordinario di sport e periferie, cioè il fondo che consente appunto di rifinanziare palazzetti dello sport o altri impianti, che sarà superiore ai 100 milioni di euro e ci saranno moltissime altre iniziative che consentiranno al nostro Paese di competere sia a grandi livelli, che ci attendono con le Olimpiadi di Tokyo 2020, ma anche sui territori delle piccole città italiane".
Non solo le Olimpiadi, anche il Calcio sarà di scena con Euro 2020, edizione particolare perché itinerante, che partirà proprio da Roma. Un progetto, quello della Nazionale di Mancini, che sta riscuotendo simpatia e successo puntando sui giovani, nel contempo, però, c'è la grana della Lega Serie A che non contribuisce certo, a dare una bella immagine del nostro calcio. In quali ambiti e in quali limiti potrebbe intervenire il Governo ed in particolare, il Ministro dello Sport, qualora ce ne fosse bisogno: "Sto monitorando, nel rispetto dei ruoli, continuamente e costantemente la situazione, insieme al presidente Gravina della FIGC. Chiaramente la Lega, all'interno della Federazione, sono autonome nelle loro scelte ma sanno che c'è un ministro che vigila costantemente su quello che avviena per dare soprattutto un messaggio di trasparenza, perché il calcio è il tifo, è gioia, è passione, ma è anche un mondo dove ci sono tanti soldi, molti interessi legittimi e così devono restare tali, per cui io eserciterò soprattutto un'azione di vigilanza su tutto quello che sta accandendo e continuerò ad esercitarla con grande presenza quotidiana".
Al tifoso napoletano Spadafora non possiamo non chiedere che idea s'è fatto del Napoli, di Ancelotti che viene esonerato, va in Premier e diventa subito un idolo: "Ah, non voglio cadere in conflitto d'interesse, sono il Ministro dello Sport e sono anche tifoso del Napoli, diciamo che speriamo che questo nuovo anno ci porti meglio, mettiamola così".
Arriva il nuovo anno, come se lo immagina?
"Fare in modo che lo sport, che sui territori vuol dire socialità, vuol dire aggregazione, vuol dire aiutare le persone anziane, vuol dire molto spesso ridare ai territori una vita, ecco, che sia veramente per tutti e questo sarà per me l'impegno per il 2020, cioè andare in tutti quei territori, in tutte quelle periferie dove rimettere a norma o garantire l'accesso ad un impianto sportivo significa avere una ricaduta positiva su centinaia di famiglie".