Il Questore Giuliano: "Ultras Eintracht, ecco perché non abbiamo fermato la marcia in città"

20.03.2023
09:20
Redazione

Si torna sulla questione ultras Eintracht

Notizie Calcio Napoli - Nuova allerta in città per ordine pubblico dopo i fatti accaduti con gli ultras dell’Eintracht di Francoforte. A preoccupare, questa volta, sono i sostenitori inglesi in arrivo a Napoli per Italia-Inghilterra in programma allo stadio Maradona. 

Sulla questione si è pronunciato il Questore Alessandro Giuliano intervistato da La Repubblica ritenendosi sereno, sia per l'organizzione pregressa, sia perché al momento non si registrano allarmi particolari.

Ecco alcuni passaggi dell'intervista in cui si torna sui sostenitori tedeschi che hanno creato caos in città: 

Questore Alessandro Giuliano, alle spalle c’è la guerriglia in centro storico e dopodomani in città arrivano almeno 2mila inglesi per Italia-Inghilterra. Quali misure in campo, stavolta?

«Guardi, è giusto ricordare che abbiamo gestito in sicurezza a Napoli la presenza di club come Chelsea, Liverpool e Leicester e di norma gli incontri delle Nazionali sono per loro natura meno divisivi. Non ci sono stati segnalati, finora, profili di rischio particolarmente elevati. Ma ci sarà grande afflusso di pubblico anche dal Regno Unito e il nostro impegno, come sempre, sarà massimo».

Però. Dagli atti emersi ieri, il gip scrive che “i tedeschi marciavano come un esercito”, pur riconoscendo gli sforzi compiuti per scongiurare il contatto tra tifoserie. Sicuro che non ci fosse alternativa a quel corteo dei 400, di Francoforte e anche di Bergamo, in città?

«Per risponderle le riporto un dato: quando, ad ottobre, i tifosi dell’Ajax si sparpagliarono a piccoli gruppi per la città, furono oggetto di innumerevoli aggressioni e in un caso di un accoltellamento da parte di ultrà del Napoli, che devastarono anche unristorante per colpire alcuni olandesi seduti a cenare. Sì, avremmo forse potuto fermare il gruppo dei tedeschi che mercoledì mattina si è improvvisamente mosso dall’albergo, ma a quale prezzo?».

Ci sarebbero stati davvero esiti peggiori, secondo lei?

«Avremmo avuto scontri non meno gravi che avrebbero certamente coinvolto l’albergo, i ristoranti di via Partenope e le tante persone inermi presenti in quell’area. E oggi qualcuno ci starebbe certamente chiedendo conto di questo, e del perché fossimo intervenuti su tifosi disarmati che fino a quel momento non avevano aggredito nessuno».

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