Il ritorno di Scala: "In Italia poca concentrazione sulle palle inattive, problema di testa"

27.03.2012
19:00
Fabio Cannavo

Per parlare del campionato di Serie A e del calcio estero, la redazione di Itasportpress.it ha contattato in esclusiva l'ex allenatore dello Spartak Mosca, Parma ed altre grandi squadre, Nevio Scala.

Mister dopo l'esperienza a Mosca nel 2004 ha ricevuto qualche offerta dai club di Serie A o dalle squadre estere?

"Avevo fatto una scelta di riposarmi un po' e di godermi il calcio da spettatore. Si, avevo ricevuto offerte dalla Russia, Ucraina, Scozia, sono stato anche in Germania, però avevo fatto quella scelta. Adesso se dovesse arrivare qualche offerta interessante ci penserò sicuramente".

Quindi lei conferma che potrebbe tornare ad allenare?

"Si, confermo questo".

Il suo ex club moscovita non vince da più di dieci anni il campionato russo. Come può spiegare questa lunga astinenza di vittorie?

"Quando ero allo Spartak c'era come presidente Chervichenko che non capiva molto di calcio. La società mi comprava giocatori che non volevo, era una dirigenza senza idee e senza comunicazione. Hanno fatto sempre quello che hanno voluto. Quando sono andato via io è arrivato come presidente Fedun che è un uomo molto intelligente. Dal mio punto di vista lo Spartak non vince il campionato da tanti anni a causa della mancanza di una persona competente nella società che capisca di calcio e che potrebbe portare un nuovo progetto".

Parliamo del campionato di Serie A: cosa ne pensa sul fatto che in Italia i difensori si fanno sorprendere sulle palle inattive, ieri per esempio il primo gol del Catania al Napoli di Spolli, e quello dello juventino Caceres all'Inter.

"Manca la concentrazione, i giocatori hanno bisogno di lavorare più mentalmente che fisicamente su questa cosa. Ho visto tanti errori quest'anno sulle palle inattive sia in Serie A, sia in Serie B. Ci vuole maggior attenzione".

Notizie Calcio Napoli