Ministro Spadafora: "Razzismo? È una battaglia culturale lunga, ma la combatteremo ogni giorno e sul Napoli..."

06.12.2019
10:50
Redazione

Battaglia sul razzismo

Ultime calcio Napoli- Ministro dello sport da tre mesi (5 settembre), il napoletano Vincenzo Spadafora sta giocando contemporaneamente più partite: dalla lotta al razzismo negli stadi allo sport per tutti, un argomento che gli sta particolarmente a cuore, come ribadirà oggi pomeriggio (ore 18.30) a Cardito, in provincia di Napoli, dove parteciperà al convegno «Nessuno è in fuorigioco: idee di inclusione» con atleti e associazioni del territorio. Ha parlato a Il Mattino:

Il caso razzismo, appunto: lei ha parlato di nuove e più forti iniziative per individuare i razzisti negli stadi, a quale tipo di intervento si riferisce?
«Stiamo andando avanti con la Figc e il ministero dell'Interno per intervenire su due piani: da un lato su quello tecnologico, per fare in modo che i cori razzisti possano essere individuati con rapidità e precisione, e dall'altro sull'aspetto sanzionatorio. È certo che farò tutto quanto possibile per impedire che episodi del genere possano ripetersi sia nelle serie maggiori che in quelle minori. L'esempio dovremmo iniziare a darlo noi adulti: ultimamente, infatti, alcuni degli episodi più brutti hanno coinvolto i genitori sugli spalti. È una battaglia culturale lunga, ma la combatteremo ogni giorno».

Da napoletano e tifoso del Napoli, come vive la delicata situazione della squadra?
«Il Napoli per i napoletani non è una semplice squadra di calcio: è qualcosa di più. Dispiace per questo momento non troppo positivo, ma prima dell'epoca De Laurentiis ne abbiamo visti di peggiori e ci siamo sempre rialzati. Sono certo che anche stavolta sapremo reagire con forza e determinazione. Ci sarebbe un termine napoletano più adatto, ma da ministro lo evito, tanto i tifosi lo capiranno...».

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