Napoli, l'ex match analyst Beccaccioli: "In azzurro vissuto qualcosa di eccezionale, devo ringraziare Spalletti. Uno scudetto vinto in quella maniera…"

06.09.2024
18:10
Redazione

Ultime notizie SSC Napoli - Simone Beccaccioli, collaboratore tecnico dello staff di Daniele De Rossi, è tornato nella Roma dopo circa cinque anni tra Cagliari e Napoli. Ne parla al sito ufficiale del club giallorosso.

Avete condiviso anche anni di settore giovanile nella Roma, entrambi da calciatori, entrambi del 1983.

“Sì, ci conosciamo da poco meno di trent’anni. Con lui e anche con Lele Mancini. Siamo dello stesso anno. Ovviamente, da piccoli giocavamo a due sport diversi... Daniele ha fatto una carriera nel calcio, io un’altra. Ma, come già detto, l’obiettivo di entrambi era di ricongiungersi prima o poi. Ringrazio lui e la Proprietà del Club per questa opportunità. E la mia gratitudine va anche al resto dello staff, un gruppo di lavoro molto affiatato, che ha già vissuto delle esperienze intense insieme, ma mi ha accolto da subito come se fossi uno di loro da sempre. C’è stata fin da subito grande intesa tra di noi, per me è un onore far parte di questo gruppo, guidato da mister De Rossi. Ascolta tutti, ci coinvolge di continuo, tutti lavorano su ogni cosa, in un ambiente ideale, dove è un piacere starci e confrontarsi. Ma, cosa ancora più importante, fa lo stesso con i calciatori. Con l’autorità giusta. Lui si rapporta allo stesso modo con chiunque, senza vedere il nome o la storia del giocatore. Sono davvero contento di essere tornato, sto vivendo un sogno”.

Nonostante, lei, arrivi dal Napoli, dove due anni fa ha fatto parte dello staff tecnico campione d’Italia di Luciano Spalletti.

“Vero, a Napoli ho vissuto qualcosa di eccezionale, grazie a mister Spalletti che mi ha voluto lì. Uno scudetto vinto in quella maniera… Poi, però, quando si è aperta la possibilità di tornare a Trigoria per lavorare con Daniele, non ci ho pensato nemmeno un secondo ed è diventato il mio unico desiderio, a qualsiasi costo. Dopo tanti giri, tanti allenatori ed esperienze diverse, lavorare con lui è la chiusura del cerchio, il passo che reputo più importante per migliorare e possibilmente completarmi. Farlo nella Roma è la ciliegina, ma con lui sarei andato in qualsiasi serie, a qualsiasi latitudine”

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