Midtjylland-Napoli, le pagelle: golazo Gabbiadini! Callejon ingiocabile, che piede Koulibaly! Sarri, la qualificazione non è una...bestemmia
Reina 6 - Niente, Pepe dalla porta non esce mai: blocca il primo pallone dopo 158 secondi, gli tocca prenderlo dal fondo della rete dopo la deviazione di Pusic. Pronto anche sulla botta di Hansen, centrale.
Maggio 6 - Ritrova dopo tempo immemore la maglia da titolare, fa sorridere il confronto con Duelund che potrebbe essere suo nipote essendo del 1997: colpisce con i tempi giusti il pallone che Allan mettere dentro per Gabbiadini, per il resto mantiene la posizione e cala alla distanza.
Chiriches 6 - Offuscato dal rendimento e dal dinamismo di Koulibaly, il romeno si fa trovare pronto quando chiamato in causa. Non corre particolari problemi, Duncan è davvero poca cosa.
Koulibaly 7 - Fa sentire subito il suo fisico facendo fallo su Pusic, nel primo quarto d'ora deve mettere una pezza in alcune chiusure difensive. Poi si traveste da regista e lancia da 50 metri Callejon per l'1-0. Per il resto è preciso e puntuale, salva un gol sulla linea e rischia tanto in occasione del giallo.
Ghoulam 6,5 - Buonissima alchimia fin dall'inizio con El Kaddouri, trova poca opposizione da parte di Romer e quando vuole affonda sulla fascia sinistra. (Dall'80' Strinic SV - Finalmente debutta!)
Allan 6,5 - Sarri non può fare a meno di lui, anche perché vive un momento di grande forma: il segnale migliore è l'assist per Gabbiadini, poi Andersen gli nega il 3-0. (Dal 60' Hamsik 6 - In panchina tira vento e fa freddo, meglio vederlo in campo: prova a mettere Higuain davanti al portiere)
Valdifiori 6 - A Varsavia con il Legia aveva dato sfoggio delle sue qualità, stavolta per i primi venticinque minuti la vede pochissimo ma con il tempo cresce e sbaglia pochi palloni.
David López 6 - Tanta quantità, come sempre, anche se si nota poco nel gelo di Herning: i riflettori sono puntati su altri compagni di squadra.
Callejon 7 - L'unico dell'attacco a rimanere in campo, a differenza di Higuain ed Insigne: il gol è da incorniciare, tra intelligenza tattica e coordinazione tecnica. Dal suo piede inizia l'azione del raddoppio, risulta ingiocabile per i difensori del Midtjylland che non lo vedono mai. Lucida anche la traversa sfiorando il gollonzo, sfiora anche il secondo gol personale. (Dal 64' Higuain 6,5 - Una mezz'ora per riscaldarsi e rendere felice Sviatchenko che voleva marcarlo a tutti i costi e che riesce anche a fermarlo in una occasione. Avesse potuto, avrebbe spaccato la porta: ci riesce alla fine, gli vale mezzo voto in più).
Gabbiadini 7,5 - Deve sfruttare al meglio le chance che Maurizio Sarri gli può dare: fare la punta nel 4-3-3 non è l'ideale, ottimo il movimento che lo porta ad impattare il pallone del 2-0. Il gol a livello morale aiuta, e se ne fai due ancora meglio: controllo e sinistro immediato, golazo clamoroso che non può non influire sulla valutazione. Cala vistosamente nella ripresa.
El Kaddouri 6,5 - Il ko di Mertens gli spalanca le porte dell'undici titolare, sebbene non nel suo ruolo naturale, ed è il suo piede destro a scoccare la prima grande chance azzurra. L'asse con Ghoulam funziona molto bene, poi serve Gabbiadini per il 3-0. Peccato per la mancata marcatura su Royer nell'azione dell'1-3, ma la prova è positiva e la chiude con l'assist ad Higuain.
Sarri 7 - Tanti cambi rispetto alla gara di campionato, per far sentire tutti quanti parte di un gruppo vincente...anche se bisogna capire se Strinic fa parte o meno del suo progetto (debutta negli ultimi dieci minuti). Non bisogna assolutamente sottovalutare il Midtjylland, che peraltro va in gol seppur annullato: i danesi iniziano meglio dal punto di vista dell'intensità, in qualche occasione gli azzurri si fanno trovare impreparati ma basta una disattenzione per andare in vantaggio con Callejon, ed un movimento fluido per raddoppiare. Il Napoli gioca in scioltezza, i danesi non reggono il colpo (tranne qualche azione nella ripresa), e affondano sotto i colpi di Gabbiadini. L'impronta del gioco di Sarri si vede, la sensazione di stasera (ma anche di altre partite) è che la squadra sia sempre in controllo del match. Tre vittorie in tre partite, un piede già qualificato: questa però non può essere classificata come una...bestemmia. Anche se alcune cose possono essere ancora migliorate, nel finale si è rischiato un po'.
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