Pagelle Juventus-Napoli: Koulibaly come Pancaro nel 2001! Lozano subito Chucky, Ghoulam e Mertens non pervenuti. Fabián discreto a metà

31.08.2019
22:45
Claudio Russo

Pagelle Juventus-Napoli 4-3, di seguito i voti alle prestazioni degli azzurri da parte di CalcioNapoli24

Pagelle Juve-Napoli 4-3 da parte della redazione di CN24. Partita dai due volti e ricca di emozioni decisa da uno sfortunato autogol di Koulibaly allo scadere.

Pagelle Juve Napoli 4-3, i voti alle prestazioni degli azzurri

Meret 6 - Risponde con i pugni sulla prima sassata di CR7, la spaccata su Danilo è al limite del possibile, la sassata di Higuain gli avrebbe piegato le mani, e poi salva il 3-0 alla mezz’ora e al 54’ su Matuidi. Poi lo segna Ronaldo, e forse è anche giusto così.

Di Lorenzo 6,5 - Ronaldo mette in chiaro le cose con un tunnel iniziale, condannandolo ad una partita in cui non può permettersi di avere un attimo di calma. Usa anche le mani, quando deve, e poi sale in cielo per il gol del pareggio.

Manolas 6,5 - A differenza del compagno di reparto, non incappa in episodi individuali che lo vedono sotto una luce negativa. Segna il gol della riscossa.

Koulibaly 5,5 - Fa sentire subito i tacchetti a Ronaldo dopo due minuti, ma Higuain se lo divora in occasione del 2-0 in modo abbastanza comico. Nella ripresa migliora col resto della squadra, dopo il 3-0, poi nel finale si traveste da Pancaro in un Lazio-Napoli del 2001: un’autorete incredibile.

Ghoulam 4,5 - Torna titolare dopo la panchina di Firenze, perde Douglas Costa praticamente sempre. Il tiro al 37’ sembra più una velleità che una reale idea. Difensivamente abulico, quando Allan si lascia scappare Khedira gli lascia cinque metri davanti a Meret. (Dal 46’ Mario Rui 5,5 - In questo momento dà qualche garanzia in più di Ghoulam, e comunque non basta: Ronaldo sul 3-0 gli gira attorno e lo lascia da solo, l’assist per Manolas è ok)

Allan 6 - A Firenze non ha svettato per qualità e quantità, stavolta al 14’ scaglia un destro terrificante che Szczesny devia in angolo. È uno dei pochi a provarci nel primo tempo, ma se gli altri non lo seguono c’è poco da fare. Nella ripresa accompagna con ardore. (Dal 74’ Elmas SV - Dentro per dare tutto)

Zielinski 6 - Chiamato a dare qualità in fase di impostazione, non la dà anche perchè viene stritolato dalle maglie bianconere. Spostato in posizione più avanzata, sbaglia il tempo del passaggio al 43’ per un solissimo Callejon. Il sinistro ad inizio ripresa è risibile, ma poi sale di livello e trova anche l’assist per Lozano.

Callejon 6 - José ha partecipato a 4 gol nelle sue ultime 4 in Serie A (1 gol e 3 assist): avrebbe potuto fare 5 in 5 partite, se il tempismo al 43’ con Zielinski fosse stato quello giusto. L’asse con Insigne non c’è, ma la punizione che porta al pareggio da sola vale la sufficienza.

Fabián 5,5 - Messo ancora dietro la punta, per mezz’ora assente fin quando Ancelotti non lo scambia con Zielinski. Un po’ più arretrato e nel 4-4-2, cambia esponenzialmente faccia e prestazione: faccia alla porta ha molto più senso

Insigne 5 - Ok, è la seconda giornata e forse la partita non influirà definitivamente sul campionato. Però lui si incaponisce, quando non trova i compagni di squadra, e finisce in ombra. (Dal 46’ Lozano 6,5 - Ancelotti lo butta dentro per smuovere qualcosa, lui tiene fede alla tradizione del gol al debutto e lo fa anche all’Allianz Stadium. Dà una carica non indifferente: primo marcatore messicano nella storia della Serie A, è il primo a segnare all'esordio nel massimo campionato con la maglia del Napoli da Tonelli nel gennaio 2017)

Mertens 5 - Dries è andato in gol nelle ultime 6 in Serie A, come Higuain nel febbraio 2016: l’assalto al record nell'era dei tre punti a vittoria. Va a vento, fa tenerezza vederlo in mezzo a De Ligt e Bonucci quando arrivano cross alti dalle fasce. Primo tiro dopo 52 minuti, poi trotterella.

Ancelotti 5,5 - Per affrontare Higuain-Ronaldo preferisce aumentare la densità davanti all’area di rigore, ma prende un gol centralmente in ripartenza davvero elementare (3 vs 1). La squadra accusa il colpo in maniera tremenda, con la difesa che prende gol in continuazione (5 nei primi 110 minuti di campionato) e arriva seconda sulla quasi totalità dei palloni. Preoccupante sfilacciamento in fase offensiva, perchè gli azzurri attaccano in tre e se ne trovano almeno il doppio in marcatura. Doppio cambio all’intervallo, sopracciglio altissimo dopo un primo tempo da horror: 4-4-2 per avere maggiore copertura, la Juventus dopo il 3-0 cala fisicamente in maniera drastica, e gli azzurri ne approfittano con una reazione d’orgoglio contro l’umiliazione. Il 3-3 è un premio alla reazione, il 4-3 una coltellata. Il voto è una media tra primo e secondo tempo: ci sono tante cose da migliorare, a partire dai sette gol subiti in due partite. Il pareggio, ottenuto così, almeno porta morale. Però sconfessa le sue idee tattiche nell'intervallo.

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