Pagelle Liverpool-Napoli: Allan stoico, Mertens letale sullo scatto! Koulibaly salva un gol, Di Lorenzo stringe i denti

27.11.2019
22:55
Claudio Russo

Risultato Liverpool-Napoli 1-1, le pagelle di CN24. I voti alla prestazione degli azzurri

PAGELLE LIVERPOOL - NAPOLI, I voti alla prestazione degli azzurri.

Meret 6 - L’uscita volante di testa in avvio è buona per i fotografi, è sicuro sul colpo di testa centrale di Van Dijk. Grande risposta su Milner, impreciso nell’occasione in cui regala palla a Firmino con una uscita rivedibile. Al posto giusto sul sinistro di Salah, Lovren la mette lì dove non può fare nulla.

Maksimovic 6,5 - Deve occuparsi di Sadio Mané, sulla carta il confronto è improponibile ma in campo fa ciò che può per arginare il senegalese. E lo fa bene.

Manolas 7 - Gettare la palla in fallo laterale dopo poco non sembrava un bel segnale, i primi dieci minuti sono i più confusi da quando è a Napoli. Però poi anticipa Firmino al 18’, ci mette il piedone quando deve. In ritardo sul colpo di testa del brasiliano al 63’, si accorge con un secondo di troppo della posizione di Maksimovic. Ma sono poche pecche di una prestazione buonissima: chiude con dodici salvataggi, due tiri bloccati, tre intercetti ed un contrasto.

Koulibaly 7 - Salah lo fa sedere per terra al 10’, una scena che non si vedeva da tempo. Ottima chiusura al 18’ su Milner, di istinto. Salva il pareggio su Firmino, vale come un gol.

Mario Rui 6,5 - Se a settembre s’era preso la rivincita su Salah, stasera torna sul luogo in cui lo immortalarono in posizione obliqua: chiude lo spazio a Modo dopo tre minuti, al 13’ cerca di beffare Alisson da sessanta metri. Salah lo salta direttamente a fine primo tempo, imponente il modo con cui gli toglie palla al 70’.

Di Lorenzo 7 - Ha libertà offensiva ed una fascia da arare, uno scontro con Milner rischia di metterlo subito fuori gioco, ma stringe i denti e verticalizza splendidamente per il vantaggio di Mertens. Argina con efficacia Robertson, uno dei migliori terzini al mondo.

Allan 7 - Grande approccio in fase di copertura, e non era facile contro quella mediana avversaria. Ringhia forte contro le caviglie di Mané nel finale di primo tempo, continuando su questa falsariga per tutto il match: se la multa l’ha gasato, la reazione è quella giusta. Stoico.

Fabian 6,5 - Si propone nell’andare a prendersi la palla in fase di costruzione, come tanti soffre fisicamente l’intensità avversaria ma ne esce bene con eleganza e sobrietà - ruleta al 54’, ad esempio.

Zielinski 6 - Tatticamente fa più la mezz’ala che l’esterno vero e proprio, ha l’occasione per triangolare con Lozano nello stretto - ma il messicano non lo segue. Lascia la costruzione a Fabian, dedicandosi anche a compiti difensivi con qualche sfuriata in avanti. (Dall’85’ Younes SV)

Mertens 6,5 - Al netto del contratto in scadenza, si fa vedere all’11’ ma la conclusione è ribattuta. In avvio preferisce giocarla spesso di prima per poi gettarsi in avanti: è letale nello scattare sul filo del fuorigioco e preciso nel bellissimo diagonale per bucare Alisson. (Dall’81’ Elmas SV)

Lozano 6 - L’aria della Champions lo fa ringalluzzire, si intende bene con Mertens soprattutto in avvio. Però sbaglia qualche tocco di troppo, e rimane solissimo in mezzo ad un mare di maglie rosse. (Dal 72’ LlorenteSV - Dentro per guadagnare metri e falli negli ultimi venti minuti, quantomeno impegna secondi preziosi)

Ancelotti 7 - La mentalità di stasera? Primo non prenderle, e soprattutto provare ad arginare il pressing asfissiante in uscita di palla: da qui la scelta dei tre centrali e dei due esterni difensivi ai lati. Il Liverpool tiene subito alta l’intensità e gli azzurri possono solo distendersi in contropiede (30% di possesso nel primo tempo). Il tempo di trovare uno spazio, quello giusto, e la giusta dote di cinismo: è così che arriva lo 0-1, con soli due giocatori in proiezione offensiva e tutti gli altri a curare la fase difensiva - l’unico grande pericolo è lo slalom di Milner in mezzo a tutti. L’avvio della ripresa, con undici uomini dietro la linea della palla e chiusi in venti metri, è indicativo del sacrificio degli azzurri e della potenza offensiva del Liverpool: Klopp osa con Oxlade-Chamberlain per un difensore come Gomez, gli azzurri sono costretti a capitolare su di un calcio piazzato perchè Lovren parte - da fuori area - e stacca praticamente su Mertens. Un errore che vanifica l’enorme lavoro difensivo, peccato. Nella ripresa gli azzurri pensano solo a difendersi, zero tiri e solo il 29% di possesso palla. La domanda è: perchè in Champions League la squadra ha voglia di giocare e di lottare, ed in campionato no? Adesso si chiuda senza patemi il discorso qualificazione con il Genk.

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