Corbo: "Non basta un attaccante ne servono due: chi risponde del pasticcio Gabbiadini? Non conta il giocatore ma chi lo sceglie"

13.11.2016
23:30
Redazione

Scrive Antonio Corbo nel suo 'Graffio': Il Napoli cerca una punta. Leggendo gli interventi sul “Graffio” si ha lo specchio di una realtà deformata. Molti discutono sulle caratteristiche non esaltanti dei possibili acquisti. Un'analisi corretta dovrebbe tener conto di alcuni elementi.
1) Occorre non un giocatore, ma due. Perché l'esperienza di Gabbiadini a Napoli, acquistato e trattenuto da un dirigente molto vicino a De Laurentiis, può dirsi conclusa.
2) Tutti sanno che il Napoli cerca una punta. I prezzi vanno alle stelle per attaccanti di livello ordinario.
3) L'obiettivo è un giocatore che vada bene per il gioco di Sarri. Esiste un ricambio che dia queste garanzie? Una squadra non è un'auto: vai dal gommista, prendi uno pneumatico della stessa misura, lo monti e riparti.
Se le premesse sono queste, bisogna ragionare. Va scelto un attaccante affidabile, magari anche all'estero, capace di interpretare il ruolo. Si potrà chiedere a Sarri di studiare i correttivi tattici per inserirlo. I tifosi parlano dei giocatori che conoscono. Aspettano i più famosi, non i migliori. Ma nelle società devono esserci tecnici in grado di conoscerne molti altri. Se ne vedono tantissimi nelle coppe europee e nelle nazionali. Per intenderci, a Napoli i tifosi conoscevano Milik? Quanti Milik si vedono in tv? Conclusioni: fuori dalle decisioni i dirigenti che contano molto ma di calcio sanno poco o nulla. La responsabilità sia trasferita a Giuntoli. Se è un bravo direttore sportivo, deve avere una rete di informatori affidabili. Se non è in grado di portare un nome valido nel rapporto qualità-costo, se non ha una rete di osservatori capaci si cominci a cambiare direttore sportivo. Il Napoli sta diventando una società di burocrati. Un Pavoletti o Zaza sono in grado di proporli anche il barista del più scassato bar della provincia. De Laurentiis sembra un tiranno, Potrebbeessere una vittima del suo stesso sistema. Un giorno o l'altro capirà che deve circondarsi di competenti autentici e dar loro fiducia. A Napoli non si è ancora capito quanto valga e quanto conti Giuntoli. Si sa che ha lavorato bene a Carpi. E a Napoli? Del pasticcio di Gabbiadini chi risponde? De Laurentiis, Chiavelli o Giuntoli? Il problema è tutto lì. Sbaglia De Laurentiis a non far chiarezza sui ruoli operativi. E ne paga le conseguenze. Quindi: Giuntoli sa molto e conta poco? Sa poco e non conta? Sa molto e non lo ascoltano? Questo il punto di partenza per tornare sul mercato. Il tema cambia. Non conta il giocatore da prendere ma chi lo sceglie, e se ne è capace.

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