Il Mattino - SSC Napoli-Comune, intesa vicina! Oggi giornata chiave per il lasciapassare politico: la strategia

15.10.2018
08:50
Redazione

C'è chi dice che domenica 28 potrebbe essere quella della pace tra Comune e SSC Napoli anche se non è Pasqua.

C'è chi dice che domenica 28 potrebbe essere quella della pace tra Comune e SSC Napoli anche se non è Pasqua. A riportarlo è l'edizione de Il Mattino.

Quel giorno gli azzurri affronteranno la Roma al San Paolo e nella tribuna autorità potrebbero affacciarsi nuovamente i consiglieri comunali e gli assessori, non il sindaco Luigi de Magistris che ha promesso di non volere più vedere la partita al fianco del presidente Aurelio De Laurentiis.

Una cosa è certa, si sono fatti passi in avanti importanti perché sulla gestione dello stadio San Paolo si trovi un accordo tra le parti. A tessere le fila della nuova alleanza sono l'assessore allo Sport Ciro Borriello e il capo di gabinetto Attilio Auricchio mentre per la Società si è mosso anche il patron.

Oggi però è una giornata chiave e gli attori in campo sono molti di più: per trovare un'intesa serve il lasciapassare politico e non solo da parte del Consiglio comunale. Oggi gli eletti del popolo dovranno dare un indirizzo al sindaco e alla giunta affinché trovino il giusto equilibrio nel rapporto con la Società dal punto di vista amministrativo.

C'è stato un fitto scambio di mail negli ultimi giorni a testimonianza che sia la Società che il Comune stanno facendo sul serio, del resto verba volant scripta manent si dice così no? E un equilibrio anche sul fronte dei comportamenti. La sostanza è che il Comune nel suo insieme non può essere il nemico del Napoli che rappresenta la città con grande onore in tutto il mondo.

SSC NAPOLI-COMUNE, LA STRATEGIA PER IL SAN PAOLO

Comune e Società si muovono su un doppio binario. Val a dire sanare - da un punto di vista amministrativo - la situazione del dare e dell'avere dal 2015 al 2018 cioè di questi anni senza convenzione in cui la gestione del San Paolo è stata a «domanda a servizio individuale», ovvero il Napoli affitta lo stadio il giorno prima della gara con i mezzo una serie di lavori fatti sia dalla Società che dal Comune e le tariffe che sono cambiate.

Parallelamente, si discute anche di una convenzione che andrebbe in vigore a partire dal prossimo anno quando la struttura di Fuorigrotta non sarà più un cantiere - è interessato dai lavori per le Universiadi di luglio 2019 - e avrà una spetto molto più dignitoso: ci saranno i bagni, la pista di atletica nuova, l'illuminazione a luci led, i sediolini nuovi, i tabelloni, il rifacimento spogliatoi e molto altro.Il vecchio e glorioso San Paolo sarà di sicuro più accogliente.

Come far convergere due rette parallele? Comune e Società stanno valutando una strada per un accordo che non sia la convenzione per più anni - impossibile da fare dati i lavori in corso - ma una concessione che consentirebbe al Comune di incassare una cifra forfettizzata e di scongiurare un contenzioso con la Società e al Napoli di risparmiare. Conti alla mano, a De Laurentiiis giocare al San Paolo costerà - senza accordo - una cifra tra i 4 e i 6 milioni. In regime di convenzione, al netto della manutenzione del terreno di gioco, non si arrivava a un milione. La Società ogni volta che il Napoli gioca a Fuorigrotta deve versare il 10% dell'incasso oltre alla tariffa. L'equilibrio potrebbe essere trovato a metà strada. Con un De Laurentiis di sicuro più ammorbidito perché ha la certezza del cronoprogramma dei lavori e che a dicembre si inizieranno a installare anche i sediolini nuovi. Con un po' di fortuna se il Napoli passasse il girone di Champions potrebbe disputare gli ottavi con i sediolini nuovi.

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