
Ricostruzione scontri ultras Napoli, alle origini della faida: ‘tradimento’ indigesto e folle piano anti ADL | ESCLUSIVA
Scontri ultras Napoli, la ricostruzione di ciò che è avvenuto ieri contro il Milan: ecco da dove nasce l'astio tra gruppi organizzati che criticano De Laurentiis
Notizie Napoli calcio - Una serata da dimenticare quella di ieri allo stadio Maradona. Il Napoli è stato travolto per 4-0 dal Milan ma a rubare la scena sono stati anche i brutti episodi avvenuti in Curva B durante il match.
Scontri ultrà Napoli, la ricostruzione
La redazione di CalcioNapoli24.it ha ricostruito i fatti di ieri, analizzando da dove nasce questa grave situazione che sta destabilizzando l'ambiente. L'astio tra alcune frange della tifoseria organizzata del Napoli si è acuito dalla trasferta di Francoforte. L'anno scorso, infatti, i gruppi organizzati avevano aderito al progetto "liberi di tifare" che accomunava tutti i club nella volontà di non tesserarsi per seguire la squadra del cuore e continuare a tifare in piena libertà e autonomia.
La situazione è però mutata in questa stagione: alcuni gruppi di Curva A e B (tra cui gli Ultras 72) hanno cambiato idea vista la stagione storica che sta vivendo il Napoli: l'occasione di restare accanto agli azzurri nell'annata del tricolore valeva più di tutto, ma questa scelta non è stata vista bene dagli altri gruppi della Curva B (tra i quali i Fedayn). Il cambio di vedute è stato inteso come un tradimento e da quel momento i rapporti si sono inaspriti, causando i continui battibecchi tra le frange.
Ieri la situazione è degenerata ulteriormente nel corso di Napoli-Milan, quando alcuni esponenti Fedayn sono entrati con la maglia A16 intonando cori contro De Laurentiis. La loro speranza era che il gruppo degli Ultras 72 potesse seguirli nelle contestazioni, ma questi ultimi hanno preferito restare in silenzio manifestando il loro disappunto contro il regolamento d'uso del Maradona. La rissa è scoppiata quando i Fedayn hanno iniziato ad offendere gli ultras 72 pesantemente indispettiti dal loro silenzio. La protesta "silenziosa" ha dunque fatto degenerare il tutto: sono spuntati passamontagna ed è avvenuto un vero e proprio agguato agli Ultras 72. A farne le spese sono state tre persone che sono finite in ospedale: come se non bastasse tante famiglie presenti si sono spaventate, con bambini in lacrime e gente costretta ad abbandonare lo stadio a fine primo tempo.
Nel finale di gara, dopo un apparente momento di tranquillità, c'è poi stata una nuova irruzione delle frange più tumultuose: l'apertura dei cancelli ad un quarto d'ora dalla fine della partita, per favorire il deflusso, è stata l'occasione per immettere all'interno del Maradona delle sacche con all'interno dei fumoni che sono poi stati accessi all'interno per riprendere la contestazione contro De Laurentiis. La volontà degli ultrà, oltre ad esporre il proprio dissenso, potrebbe essere quella di cercare multe o addirittura squalifiche del settore per danneggiare lo stesso presidente partenopeo (sia dal punto di vista economico che di immagine).
Sembra esserci quasi un piano premeditato, e l'intento potrebbe essere: niente per noi, niente per nessuno, poiché gli stessi non compreranno il ticket Champions per la questione fidelity card e non parteciperanno alle trasferte o gare interne dove il riconoscimento per il tagliando nominale sarà obbligatorio. Una vera follia.
Una pagina davvero brutta per il tifo napoletano, ancor più triste se si pensa che tutto ciò sta avvenendo mentre la città si prepara a festeggiare un trionfo atteso da 33 anni. La speranza è che una soluzione possa essere trovata in tempi brevi, così che TUTTI possano godere di questa annata storica.
