Ultras Juve, gli steward debuttano in Curva Sud con il Verona! I gruppi coinvolti nell'inchiesta pronti a disertare

18.09.2019
11:40
Redazione

Ultra Juve - Arrivano notizie importanti per la gara di Serie A tra Juve e Verona. I gruppi coinnvolti nell'inchiesta pronti a disertare, steward presenti in curva Suf

Notizie calcio - Mossa concordata con le forze dell’ordine in vista del match col Verona per riportare la legalità dove comandavano con toni mafiosi i capi ultrà. Gli steward della Juve per la prima volta sabato saranno in Curva Sud dell’Allianz Stadium dove, invece, non ci saranno gli storici striscioni dei gruppi ultrà. Dopo l’arresto dei leader di Drughi, Tradizione, Viking e Nucleo 1985 da parte della Digos di Torino, infatti, la questura ha deciso di vietare l’accesso ai simboli della compagini coinvolte nell’inchiesta.

Come riporta Repubblica, l’operazione della procura di Torino offre la possibilità di cambiare il modo di stare in curva e per questo ad iniziare dalla partita contro il Verona, alle 18, nei due anelli che fino a oggi erano regno incontrastato degli ultrà ci saranno anche gli assistenti che di solito garantiscono la sicurezza negli altri settori. Un modo, concordato con le forze dell’ordine, per cercare di portare la legalità dove fino a oggi comandavano " capi" e " colonnelli", «con metodi quasi mafiosi», come hanno spiegato lunedì i procuratori Paolo Borgna e Patrizia Caputo. Sarà compito degli steward assicurare che abbonati e titolari dei biglietti in curva possano accedere al posto loro assegnato, ma soprattutto dovranno garantire il rispetto delle norme di sicurezza che finora non sono mai state rispettate. Ad esempio sarà vietato occupare le scalinate che sono anche le uniche vie di fuga. Dall’inchiesta è emerso come nemmeno i bambini potessero sedersi al loro posto perché tutto dipendeva dal volere dei capi ultrà che, con minacce e violenze private, erano arrivati a delimitare delle porzioni della curva da riservare ai loro affiliati, imponendo le loro decisioni a tutta la curva. Quello di sabato è l’inizio di un processo per arrivare a rendere anche la curva un luogo sicuro e accessibile a tutti. 

L’operazione di questi giorni ha alzato ancora di più la tensione negli ambienti del tifo organizzato, anche per questo sabato la questura schiererà tutti gli uomini a disposizione. «Pensiamo che ci sarà una reazione» ragionava dopo il blitz il questore di Torino Giuseppe De Matteis. E una delle difficoltà sarà proprio capire la risposta degli ultrà, orfani dei loro capi. Una delle possibilità è che inneschino una protesta per danneggiare la Juve, "colpevole" di averli denunciati: magari cantando cori razzisti - e non sarebbe la prima volta - per far sospendere la partita. In questo modo la Juventus potrebbe incorrere in una sanzione da parte della Figc.

Per questo in vista del match sarà necessario che la federazione trovi una strategia per disinnescare questo tipo di minaccia. L’altra strada è lo sciopero del tifo. I tifosi potrebbero disertare lo stadio, come hanno annunciato i Tradizione, il cui leader Umberto Toia è in carcere: «In questo momento, come ci è stato insegnato, bisogna stare in silenzio: la miglior risposta che si può dare a tutto quello che sta accadendo. Era ora mai solo questione di tempo, ma la strada era stata già tracciata da tempo: niente più ultrà al nuovo stadio».

La rabbia tra loro però è tanta. E i Drughi Giovinezza hanno affisso degli striscioni non lontano dallo Stadium: "La curva sud è morta", " Non temete fratelli, non sarete mai soli", sono le parole dedicate ai compagni detenuti. Molto si capirà dagli interrogatori di garanzia che inizieranno domani. L’interrogatorio di Salvatore Cava, "colonnello" del leader dei Drughi Dino Mocciola, si svolgerà nel carcere di Ancona perché l’uomo è stato arrestato in provincia di Macerata. 

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