Chi comanda nello spogliatoio del Napoli?

25.09.2023
19:00
Bruno Galvan
Nel calcio moderno, dove ci sono telecamere praticamente ovunque, ogni singolo gesto dei protagonisti nel rettangolo verde viene ripreso con dettagli spesso inediti. Dopo l'esplosione di rabbia del georgiano Khvicha Kvaratskhelia a Genova, ieri c'è stata quella di Victor Osimhen. Il nigeriano, uscendo dal campo al momento della sostituzione, non è stato molto tenero con l'allenatore mimandogli anche il due come a dire: perchè non hai scelto di giocare con le due punte? Sulle uscite nervose dei calciatori ci sono due scuole di pensiero.
 
La prima vuole che tali gesti rappresentino la voglia dell'atleta di non voler lasciare il rettangolo verde in segno di attaccamento o perchè non è soddisfatto della sua prestazione. L'altra mira a focalizzare un dissapore tra calciatore ed allenatore. La verità è che queste scene sono il pane quotidiano per chi vive di questo sport. Ingigantire, o fare moviole sull'accaduto è mero gossip e non giornalismo.
 
Certo però che la domanda, guardando gli ultimi episodi, sorge spontanea: chi comanda nello spogliatoio del Napoli? Se uno o più calciatori mandano a quel paese, anche platealmente il proprio allenatore, non è una bella cosa. E' una mancanza di rispetto verso chi subentra in campo ed anche verso Garcia e tutto il suo staff tecnico. Se poi, come nel caso di Osimhen, ci si mette a dare consigli anche su come si deve giocare allora si rischia l'anarchia più totale. E' doveroso dunque ristabilire le gerarchie ed il rispetto delle decisioni prese. Si è campioni non solo per gol, assist e dribbling, ma anche per come si reagisce ad una decisione, anche sbagliata, di un allenatore.
 
Queste cose andrebbero fatte all'interno dello spogliatoio e non fuori. Osimhen è uno competitivo, non vuole perdere nemmeno una partitella in allenamento. E' il primo ad essere frustrato per l'errore dagli undici metri. Questo però non gli deve dare il diritto di discutere animatamente con Garcia. Se si fanno passare le reazioni di Kvara e di Victor in silenzio, si rischia davvero di perdere il controllo. Urge ristabilire i ruoli. Il rispetto non ha clausole rescissorie.
 
RIPRODUZIONE RISERVATA
Notizie Calcio Napoli