Chi potrebbe tirare al posto di Insigne? E siamo sicuri che sarebbe una soluzione migliore?

18.10.2021
22:00
Pasquale Cacciola

Insigne e i rigori: l'analisi

No, il Napoli non cambierà rigorista. Il designato continuerà ad essere - giustamente - Lorenzo Insigne come annunciato dallo stesso Luciano Spalletti e ci si sofferma quindi a una sola e mera analisi teorica. Anche perché non c'è un problema rigorista per la squadra azzurra, almeno non ora e non con un tiratore che ha una media in carriera di 30 centri su 36. La problematica, semmai, sono gli errori si accumulano tutti quest'anno e in uno stretto arco temporale per già 3 errori dal dischetto in questa stagione. Un dato che dà inevitabilmente nell'occhio e che fa inesorabilmente discutere con la tifoseria che si divide tra chi vorrebbe un altro tirater e chi invece continuerebbe col fantasista di Frattamaggiore. 

Siamo chiari: che il numero 24 non sia un cecchino estremo in senso assoluto, questo appare ormai chiaro a distanza di anni. Ma ciò non toglie che è comunque un ottimo tiratore con una media di assoluto rispetto. Fermo restando che il tiro dagli 11 metri non è solo tecnica e precisione, ma soprattutto un gioco psicologico dove spesso si vince o perde ancor prima dell'esecuzione stessa. E a tal proposito si potrebbe senz'altro dire che la questione rinnovo, infiattamasi soprattutto nella sosta nazionale, sta senz'altro pesando nella testa del giocatore, ma non che in generale non possa rispondere a un tale compito.

Anche perché oltre alla già citata media realizzativa, parlano soprattutto i fatti. E questi dicono che, piaccia o no, innanzitutto ci ha sempre messo la faccia. Sempre. Come contro la Juventus lo scorso anno, quandi si ripresentò al dischetto dopo il pesante errore in Supercoppa per il quale fu massacrato, o il doppio tentativo contro il Venezia dopo un primo fallimento. Roba che fai solo se hai gli attributi, perché un secondo errore potrebbe distruggerti. E sappiamo tutti che nel suo caso, da capitano e napoletano, quel pallone diventa dieci volte più pesante rispetto a qualsiasi altro eventuale tiratore. 

Ma a tal proposito c'è anche una cosa da aggiungere di non poco conto: oltre al fatto che è giusto che Insigne continui a calciare, anche perché non solo non ci sono i requisiti per un clamoroso dietrofront, ma tale sterzata comprometterebbe anche di non poco i rapporti per il rinnovo e in generale l'aria nello spogliatoio, va anche considerata la questione alternative. Chi potrebbe tirare al suo posto? La verità è che non ci sono giocatori nettamente superiori per la causa. Non c'è un'alternativa così credibile da mettere davvero alle strette l'allenatore. 

Una primissima idea potrebbe essere Zielinski, giocatore dalla qualità smisurata ma con evidenti limiti caratteriali. Reggerebbe il peso di una tale consegna? Potrebbe sciogliersi al primo errore. Politano anche potrebbe essere una soluzione dato quel mancino piccante, ma non parliamo certo di un titolare assoluto anche se è attualmente avanti a Lozano nelle gerarchie. Fabian? Soluzione interessante, sì, ma sarebbe anche tutta da verificare.

Qualsiasi altro nome, non ce ne voglia, non potrebbe essere preso seriamente in considerazione per svariati motivi. Per questi citati, invece, il gioco varrebbe davvero la candela considerando anche l'ambito psicologico? Avrebbero la stessa forza mentale del capitano e i suoi attributi? Perché quest'ultimo si è sempre caricato il peso di un'intera squadra e città sulle spalle. Costi quel che costi. Siami sicuri che un qualsiasi altro giocatore in organico avrebbe tale virtù? 

di Pasquale Edivaldo Cacciola 

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