Come tagliare il monte stipendi del Napoli? Il caso Insigne-Mertens, l'assist Decreto Crescita

01.06.2021
10:30
Claudio Russo

Il Napoli deve calare il proprio monte stipendi, e al tempo stesso garantire un certo livello di qualità nella rosa agli ordini di Luciano Spalletti. La crisi economica legata al Covid ha forzatamente portato in rosso il bilancio del club di Aurelio De Laurentiis, con il fatturato 2019-20 al 274,7 milioni di euro ed aumento dei costi a 315,8. Cifre non sostenibili per la controllante Filmauro, che ha chiuso in negativo per 34,7 milioni di euro (circa -19 per la sola SSC Napoli). Come tagliare gli stipendi nel Napoli? Considerando soltanto i giocatori, la tabella degli stipendi (fonti: Calcio&Finanza, Gazzetta dello Sport, Transfermarkt) include anche i calciatori rientranti dai prestiti della stagione 2020-2021.

Stipendi Napoli 2020-2021-2022, la classifica completa

  • Kalidou Koulibaly 6 milioni
  • Lorenzo Insigne 4,6 milioni (scadenza 2022)
  • Hirving Lozano 4,5 milioni
  • Dries Mertens 4,5 milioni (scadenza 2022)
  • Victor Osimhen 4,5 milioni
  • Kostas Manolas 4 milioni
  • Piotr Zielinski 3,5 milioni
  • Diego Demme 2,5 milioni
  • Elseid Hysaj 2,5 milioni (scadenza 2021)
  • Arkadiusz Milik 2,5 milioni (scadenza 2022)
  • Faouzi Ghoulam 2,4 milioni (scadenza 2022)
  • Giovanni Di Lorenzo 2,3 milioni
  • Matteo Politano 2,2 milioni
  • Mario Rui 2,1 milioni
  • Tiemoue Bakayoko 2 milioni (scadenza 2021)
  • Stanislav Lobotka 2 milioni
  • Andrea Petagna 1,8 milioni
  • Amir Rrahmani 1,8 milioni
  • Eljif Elmas 1,5 milioni
  • Fabian 1,5 milioni
  • David Ospina 1,4 milioni (scadenza 2022)
  • Nikola Maksimovic 1,2 milioni (scadenza 2021)
  • Alex Meret 1 milione
  • Adam Ounas 0,9 milioni (scadenza 2022)
  • Kevin Malcuit 0,8 milioni (scadenza 2022)
  • Amato Ciciretti 0,7 milioni (scadenza 2022)
  • Sebastiano Luperto 0,7 milioni
  • Zinedine Machach 0,6 milioni (scadenza 2022)
  • Nikita Contini 0,3 milioni

Come tagliare un monte stipendi da circa 67,3 milioni di euro netti?

  1. Svincolare Hysaj e Maksimovic, e al tempo stesso non confermare il prestato Bakayoko, libera 5,7 milioni di euro netti
  2. Cedere Koulibaly e Fabian, due tra i giocatori più chiacchierati in uscita, libererebbe 7,5 milioni di euro di ingaggi
  3. Rinunciare agli ingaggi dei rientranti dai prestiti Milik, Ounas, Malcuit, Ciciretti, Luperto, Machach, cedendoli o prestandoli nuovamente, libererebbe 6,2 milioni di euro circa
  4. Cedere Ospina - in scadenza 2022, non molto allettato all’idea di fare il secondo - libererebbe altri 1,4 milioni

Eliminando dal monte ingaggi questi dodici giocatori, il Napoli inizierebbe a risparmiare circa 20,8 milioni: siamo a circa il 31% del monte ingaggi netto, e non stiamo contando alcun ingresso in entrata (che andrà necessariamente fatto, per non avere ruoli scoperti). Non sarà semplice far combaciare le esigenze di squadra e le esigenze economiche, a meno di non stravolgere tutto.

Il caso Insigne-Mertens

Entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2022 (il Napoli ha una opzione per prolungare al 2023 quello del belga), e pesano da soli per il 13,5% dell’intero monte stipendi netto. Cosa fare con entrambi? Cederli rappresenterebbe una sconfitta dal punto di vista tecnico, e dovrebbe essere considerata come estrema ratio pur di abbassare il monte stipendi. L’idea di rinnovare Insigne a cifre minori potrebbe aiutare, ma non è detto che venga accettata dal capitano e dal suo entourage.

Il mercato estero aiuta

Detto dei possibili tagli attuabili dal Napoli sul mercato in uscita, in entrata non dovrebbe stupire l’acquisto di calciatori dall’estero. Il motivo? Il Decreto Crescita del 2019, pensato per favorire l'arrivo in Italia di lavoratori (italiani o stranieri) residenti all'estero attraverso l'istituzione di un regime fiscale agevolato per almeno un biennio (esempio: un ingaggio da 10 milioni lordi corrisponde a 5.5 milioni netti, con il Decreto vale 7.5 milioni netti). Il Napoli ne ha usufruito con gli ingaggi di Osimhen, Lozano, Lobotka ed Elmas: non è sbagliato affermare che un occhio di riguardo da parte di De Laurentiis, Chiavelli e Giuntoli sia rivolto all’estero. Anche da lì possono arrivare risparmi sugli stipendi, avendo la possibilità di non abbassare troppo il livello medio di una rosa che inizia a sentire il peso degli anni (e dei soldi).

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