Gazzetta: "Novità negli atti difensivi, ecco cosa dirà Pipita alla Corte d'Appello. Più facile lo sconto di un turno: la situazione"
Come racconta la Gazzetta dello Sport oggi alle 12 il Napoli farà il dibattimento davantialla Corte d'Appello sportiva per dimezzare la squalifica a Gonzalo Higuain. Oltre all'avvocato Grassani, ci saranno anche Higuain e De Laurentiis: "La difesa, «capitanata» dal presidente De Laurentiis, cercherà appigli nel referto di Irrati e in alcuni fotogrammi che sono stati inseriti nel ricorso che presenterà il Napoli. Fotogrammi, si badi, ma non filmati perché quelli non sono ammissibili. Nelle pagine redatte da Grassani fanno bella mostra, infatti, le immagini di Higuain che appoggia le mani sul petto dell’arbitro (che su richiesta del Napoli potrebbe essere pure ascoltato telefonicamente dai giudici in camera di consiglio) senza tuttavia spingerlo e anche di Badu che tiene a freno sia il Pipita che lo stesso direttore di gara. Gonzalo Higuain ribadirà che le sue proteste erano essenzialmente rivolte a Felipe, reo secondo lui di aver prima commesso fallo e poi accentuato gli effetti del calcetto di reazione. In pratica, dovrà convincere i giudici che quel termine «vergognoso» che compare nel referto arbitrale era indirizzato più al suo avversario ed alla situazione in generale che non all’arbitro o alla decisione che quest’ultimo stava prendendo. Una delle quattro giornate che sono state inflitte all’argentino per «ingiuria» nei confronti di Irrati, secondo l’avvocato Grassani, va decurtata derubricandola a «espressione irriguardosa». Più complesso, invece, ottenere l’annullamento del turno di squalifica inferto ad Higuain per le mani addosso a Irrati. Perché i fotogrammi dimostreranno pure che la testa dell’argentino è in linea con il corpo, mentre quella di Irrati è protesa in avanti, e, dunque, è l’arbitro che avanza verso il giocatore, non il contrario, ma le mani sul petto dell’arbitro restano e il codice non le tollera. In generale, Higuain farà presente che la sua insolita rabbia è scaturita dal nervosismo per il risultato della partita e dalla prima ammonizione ricevuta per protesta, figlia di un fuorigioco per altro inesistente"