Il colpo scudetto e la corsa contro il tempo: i tre grandi ostacoli per Lucas Moura

20.01.2018
17:30
Pasquale Cacciola

Lucas Moura è il grande sogno di mercato del Napoli, l'interesse è reale ma l'affare resta molto complicato per almeno tre motivi

Il grande nome per lo scudetto. Molto più di Simone Verdi, meglio anche di Gerard Deulofeu. Lucas Moura, in una tale annata e in questo periodo dell'anno, rappresenterebbe un colpo clamoroso. Un segnale fortissimo al campionato, un rinforzo che segnerebbe una svolta storica rispetto ai parametri invernali e che piazzerebbe Maurizio Sarri in un felice imbarazzo. Da uno sfiduciato Ounas a un rinforzo di prima eccellenza, per il quale magari chiuderebbe volentieri un occhio sotto certi aspetti tattici. Un obiettivo vero per cui la società si è seriamente mossa, che tuttavia presenta non pochi ostacoli. 

Lucas Moura e la grande voglia di riscatto 

Un talento perennemente soffocato, che non aspetta altro che riprendere per mano la propria carriera. Rilanciarla. Dal PSG alla Seleção, una concorrenza feroce che gli è costata la Coppa del mondo nel 2014 e che quasi sicuramente lo taglierà fuori dalla grande lista anche quest'anno. E dopo anni puntualmente in ombra, ora cerca un'esperienza dove diventare protagonista assoluto da subito. Ecco perché il Napoli, sebbene sia senz'altro un'occasione importante, potrebbe non convincerlo a pieno a meno che non riceva grandi garanzie tecniche. 

I costi elevati

Una prigione d'oro da scardinare. Basta pensare che il PSG lo acquistò addirittura per 45 milioni nel 2013, superando anche il valore della clausola fissata a 40 milioni per sbaragliare la concorrenza di Inter e Manchester United. Pur consapevole di non poter recuperare l'intero valore, la società parigina comunque non è disposta a svenderlo. Piuttosto, servono almeno 30 milioni. E il PSG impone una cessione certa, anche con un prestito oneroso iniziale, ma con un riscatto sicuro e non in base a presenze o risultati come proposto inizialmente dal Ds Giuntoli. Senza dimenticare l'ingaggio da 3 milioni di euro, che la società transalpina sembrerebbe non disposta a condividere nel prossimo semestre. 

La clessidra va... 

In tutto questo, il tempo scorre minacciosamente. 11 giorni per impostare una tale operazione, tra tutte le difficoltà elencate e un iter partenopeo ormai noto tra diritti d'immagine e lunghi contratti da redigere e tradurre. Ecco perché, obiettivamente, tutto lascia pensare che la grande pista brasiliana sia destinata a restare solo un sogno. A meno che nelle prossime ore non si registri un blitz senza precedenti, chiedendo magari un aiutino anche al Matador... sarebbe storia, francamente.

di Pasquale Edivaldo Cacciola 

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