L'allievo che convince il maestro, l'ultimo capolavoro di Benitez

07.11.2014
20:00
Alessandro Marrazzo

di Alessandro Marrazzo - Twitter: AleMarrazzo1981

Finalmente è arrivata la chiamata che tutti aspettavano. Josè Callejon vestirà per la prima volta la 'camiseta roja' della nazionale spagnola. Niente di più meritato, sia chiaro, guadagnato a suon di gol, prestazioni brillanti, sacrifici tattici, e tanta, tantissima dedizione. Josè è stato protagonista di un'estate nera: la mancata convocazione per la spedizione mondiale dopo una stagione da 20 gol e un ritiro molestato dalle sirene di mercato in direzione Madrid sponda Atletico.

A Dimaro era evidente il suo malumore, sfociato in un allontanamento dal campo da parte di Benitez che lo trovava deconcentrato. Insomma, le previsioni per la nuova stagione non erano delle piu rosee e sono culminate nell'eliminazione dalla Champions. Squadra demotivata in quasi tutti i suoi effettivi, ma non Josè. Il granadino è uno di quei giocatori che quando scende in campo pensa solo a vincere. Era così per le strade di Motril, sua città natale, era così al Bernabeu ed è così al San Paolo. Arrivano gol a grappoli e la squadra si aggrappa a lui. Non poteva che arrivare la chiamata di Del Bosque.

I tempi erano maturi per tanti fattori: il cambio generazionale di cui necessita la 'Roja' dopo il fallimento brasiliano, la 'raccomandazione' di Rafa amico di del Bosque da tempo immemore, che suona tipo: "Adesso è pronto, lo puoi chiamare! Di Josè ti puoi fidare", e non ultimo il lavoro dello stesso Benitez con il ragazzo che qualche mese fa palesava una preoccupante inquietudine. Tranquillizzato, coccolato, stimolato ad arte dal tecnico azzurro, Callejon sta facendo anche meglio della scorsa stagione. Altro capolavoro di Rafa Benitez, conoscitore di calcio sotto tutti gli aspetti, un'opera d'arte psicologica di rara empatia.

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