Legge Melandri e nuovi criteri minutaggio giovani sui diritti Tv: quanto può incassare il Napoli | FOCUS

07.03.2024
18:00
Bruno Galvan

Il nuovo DPCM ha stabilito i nuovi criteri di minutaggio giovani in serie A per i prossimi 36 mesi.

“La Melandri ha distrutto prima il cinema e poi il calcio” disse Aurelio De Laurentiis il 2 marzo 2023 in una lunga intervista rilasciata a Radio 24. Il presidente del Napoli, non è un mistero, è sempre stato promotore della modifica tout court della Legge Melandri che regola i diritti televisivi del nostro calcio. Nel 2017 e 2018, la Legge fu modificata rispetto ai criteri esistenti. 

Nel 2017, la ‘nuova’ Legge Melandri prevedeva la distrubUnione dei ricavi televisivi su questa base:  

  • 50% in parti uguali tra tutti i club;
  • 30% in base ai risultati sportivi (15% legata ai risultati dell’ultimo campionato, 10% sui risultati degli ultimi 5 campionati precedenti all’ultimo, 5% legati ai risultati storici);
  • 20% in base al radicamento sociale (8% audience tv e 12% spettatori allo stadio).

Nel 2019 ci fu un’altra modifica del procedimento di distribuzione dei proventi televisivi. Venne integrato anche il minutaggio dei giovani. Una novità che inseriva una quota pari ad almeno l’1,1% dei ricavi complessivi - si legge su Calcio e Finanza - da distribuire in base ai “minuti giocati nel campionato di serie A da giocatori di età compresa tra 15 e 23 anni, formati nei settori giovanili italiani e che siano tesserati da almeno trentasei mesi ininterrotti per la società presso la quale prestano l’attività sportiva, comprendendo nel computo eventuali periodi di cessione a titolo temporaneo a favore di altre società partecipanti ai campionati di serie A o di serie B o delle seconde squadre partecipanti al campionato di serie”. 

Attualmente la Legge prevede i seguenti criteri di ripartizione ricavi tv della Serie A:

  • 50% in parti uguali tra tutti i club;
  • 28% in base ai risultati sportivi;
  • 22% in base al radicamento sociale (di cui almeno il 5% del 22% legato al minutaggio dei giovani).

 

Nuovo Dpcm sul minutaggio giovani Legge Melandri

Il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha stabilito quali sono i nuovi criteri per il minutaggio dei giovani (già valido per il girone di ritorno di questa annata) che inciderà sulla ripartizione dei diritti televisivi. Dal conteggio sono esclusi i minuti di recupero e le ultime 3 giornate di serie A. Sulla base dei criteri sopra descritti si procede alla determinazione dei minuti giocati (minutaggio complessivo), per ciascuna delle stagioni sportive ricomprese nei 36 mesi, stilando una graduatoria delle singole squadre. Ecco i nuovi criteri del minutaggio giovani:

  • per i calciatori che, nella stagione di riferimento, rientrano nella categoria Under 18 si considera il 100% dei minuti giocati;
  • per i calciatori che, nella stagione di riferimento, rientrano nella categoria Under 19 si considera il 90% dei minuti giocati;
  • per i calciatori che, nella stagione di riferimento, rientrano nella categoria Under 20 si considera l’80% dei minuti giocati;
  • per i calciatori che, nella stagione di riferimento, rientrano nella categoria Under 21 si considera il 70% dei minuti giocati;
  • per i calciatori che, nella stagione di riferimento, rientrano nelle categorie Under 22 e Under 23 si considera il 50% dei minuti giocati;
  • per i giovani calciatori convocati dalla Nazionale Italiana, sia Nazionale A che Under 21, nella stagione di riferimento, la quota di minuti giocati, determinata ai sensi del presente decreto, è incrementata del 30%”.

In chiave Napoli, tenendo conto dei nuovi criteri minutaggio giovani italiani in vigore da questo girone di ritorno e validi per i prossimi 36 mesi, rientrano per questa stagione: Raspadori (U-23 - 359’), Zanoli (U-23 - 420’ alla Salernitana), Gaetano (U-23 - 99’ con il Napoli e 356’ Cagliari), Caprile (U-22 - 1080' Empoli),  Ambrosino (U-20 - 886' Catanzaro).

Quanto si può ricavare con il minutaggio giovani? L’attuale Legge prevede una somma complessiva di 12 milioni di euro. Al primo classificato va il 10% (1,2 milioni) mentre all’ultimo 240mila euro. 

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