Parlare di turnover è anche una questione di gruppo
"Turnover con il Lecce? Perché dovrei?". Antonio Conte avrà detto la verità oppure una cosiddetta bugia bianca? L’allenatore del Napoli ha un po’ spiazzato tutti in merito a possibili novità di formazione nel match di sabato allo stadio Diego Armando Maradona. Guardando un po’ i trascorsi dell’allenatore degli azzurri, in media ha di solito cambiato 3 calciatori quando ha dovuto fronteggiare turni infrasettimanali di campionato. Un dato che, logicamente, va contestualizzato e rapportato allo stato di forma delle sue squadre nei vari frangenti della stagione.
Tornando al Napoli, la risposta di Conte ("Non mi piace parlare di turnover, per me sono tutti titolari") è figlia di un grande rispetto che egli nutre nei confronti di tutti i calciatori. Al di là della logica pretattica, il tecnico non ha voluto dare un messaggio all’esterno che in questo gruppo ci siano titolari e riserve. Un concetto che non solo dà fastidio allo stesso Conte, ma potrebbe poi portare alla lunga anche problemi di gestioni. In questa squadra non esistono intoccabili e tutti sono titolari. Un concetto che finora ha fatto la fortuna dei partenopei. Parlare di turnover è riduttivo; almeno per lo stesso Conte il quale ha sempre elogiato i valori umani e tecnici di tutto il gruppo a disposizione. Dunque c’è grande curiosità di vedere quale sarà la formazione che verrà pubblicata sabato poco prima delle ore 15 sui canali ufficiali della SSC Napoli. Chiunque giocherà, sarà un titolare. Non chiamatelo turnover per una questione di rispetto, fiducia e spogliatoio.
Riproduzione riservata