Quelli che parlavano di Gattusismo e ora scrivono Gennaro Ivan Ottuso

04.02.2021
18:00
Bruno Galvan
Chi accosta la parola paura a Gattuso probabilmente o non conosce la persona oppure ragiona per luoghi comuni. A Napoli, ormai è un habitué della gestione De Laurentiis, quando un allenatore non è più tra le grazie presidenziali, iniziano a trapelare indiscrezioni, leggende metropolitane e quanto altro pur di far cadere la colpa solo e soltanto sulla guida tecnica. Gattuso, così come migliaia di suoi colleghi, è legato ai risultati. Niente è eterno, ma lasciare trapelare voci di possibili sostituti non è stato il massimo della vita. Soprattutto quando sei ancora in corsa per gli obiettivi stagionali: zona Champions, Coppa Italia ed Europa League. Rino, fin dal primo giorno, ci ha messo sempre il faccione prendendo anche schiaffi. Sarebbe stato bello se, anziché un tweet freddo, De Laurentiis fosse andato in sala stampa dicendo a chiare lettere: "Lasciate in pace Gattuso e squadra: se avete qualcosa da dire, ditelo a me". Un gesto forte e di reale fiducia verso tutto lo staff tecnico. Invece la sensazione è quella di assistere ormai ad un divorzio già in essere con presidente ed allenatore che sono ormai agli antipodi.
 
Oggi Gattuso viene sommerso dalle critiche perché reo di aver utilizzato un 3-4-3 troppo difensivista. Nel match di campionato perso contro lo Spezia, il Napoli ha tirato 19 volte in porta giocando sempre all'attacco ma perdendo la partita. All'allenatore fu chiesto di trovare un assetto più pragmatico per sprecare meno ed essere più incisivi. La tanto bistrattata difesa a tre di ieri è stata una mossa per arginare l'Atalanta e non un segnale di paura. A volte bisogna lavorare di strategia e capire anche con umiltà ciò che sei. Quella di Rino è stata una mossa intelligente verso chi l'ha etichettato come "Gennaro Ivan Ottuso" perché in totale confusione e vittima di una testardaggine tattica dannosa per il Napoli. Non più tardi di qualche mese fa, qualcuno tirò fuori il termine Gattusismo per elogiare la pragmaticità di questo allenatore che, ricordiamolo, ha portato una squadra a pezzi a vincere un trofeo come la Coppa Italia. Questo famoso anti-calcio 3-4-3 è segno di intelligenza da parte del tecnico il quale ha capito che bisogna fare di necessità virtù. Basterà? Dipende dai risultati. Mica dal numero elevato di possesso palla o di passaggi riusciti. 
 
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