Sottil e il miracolo Paganese, l’ex DS: “Rinunciò a due stipendi per non far fallire il club. Quella salvezza vale come uno scudetto” | ESCLUSIVA

10.11.2022
12:00
Bruno Galvan

Cosimo D’Eboli fu colui che decise di puntare su Andrea Sottil ai tempi della Paganese dopo l’esonero di Cuoghi.

Calcio Napoli - "Andrea è un top sia come uomo che allenatore”. La rincorsa di Andrea Sottil verso il sogno di allenare un giorno in serie A è partito dal profondo Sud. Gli inizi a Siracusa, poi Gubbio, Cuneo e la tappa Pagani che gli ha poi permesso di iniziare ufficialmente la scalata verso la strada che oggi l’ha portato ad allenare l’Udinese. Chi puntò ad occhi chiusi sul tecnico piemontese fu Cosimo D’Eboli, direttore sportivo di quella Paganese che con Sottil fece un vero e proprio miracolo sportivo. Oggi D’Eboli, ironia della sorte, è nuovamente nel club azzurro stellato come direttore.

Sottil Paganese, il ricordo di D'Eboli a CalcioNapoli24

Direttore, che effetto le fa vedere Sottil in panchina tra i grandi?

“È il giusto premio ad un ragazzo umile, preparato che ha lavorato sodo in questi anni. Andrea si è guadagnato da solo questo status, è figlio della gavetta. Nessuno gli ha regalato niente. Vederlo in A non può che farmi piacere. Ancora oggi ci messaggiamo. Devo dire che è rimasto il ragazzo che ho conosciuto nella stagione 2014-15 qui a Pagani”

Può spiegarci come nacque l’intuizione di scommettere su un giovane allenatore peraltro non campano

“In quella stagione, il presidente Trapani decise di voler affidare la squadra ad una guida tecnica non campana. In prima battuta puntammo su Stefano Cuoghi, un allenatore importante che aveva sempre fatto bene. Dopo sette giornate ci accorgemmo che non faceva al nostro caso e lo esonerammo. Andai dal patron per capire chi dovessi prendere come sostituto, lui mi ribadì di non voler puntare su tecnici locali. Non fu semplice. Alla fine mi arriva una telefonata di un amico che mi parla benissimo di questo giovane Sottil. Decido allora di chiamarlo, ma ero molto scettico”

Come mai?

“Sottil è piemontese, non conosceva la realtà di Pagani e della Paganese. Qui non ci sono strutture per allenarsi come al Nord, in più c’è una piazza che ribolle di passione. Insomma, in tutta franchezza, pensavo di ricevere un no secco. E invece rimasi sorpreso, Andrea dopo dieci minuti mi disse che non c’erano problemi. Il giorno dopo era già in sede per svolgere il primo allenamento. Non guardò classifica, situazione del club e quanto altro. Accettò praticamente quasi a scatola chiusa”

Quella annata ancora oggi viene ricordata dai tifosi. Fu un vero e proprio miracolo

“Alla sosta natalizia eravamo in zona play off. Facemmo una rincorsa incredibile grazie al lavoro di Andrea. Accadde però un fatto extra calcistico che poteva minare definitivamente il nostro cammino. Il nostro presidente Trapani ebbe gravi problemi con il Fisco, i conti della Paganese furono congelati ed il margine operativo si ridusse. Come direttore dovetti salvaguardare il club vendendo Herrera e Bocchetti per avere materialmente liquidità per le spese, ma questo non bastò per sopravvivere. Bisognava fare un sacrificio economico anche sui contratti. Dissi chiaramente a Sottil e squadre che dovevamo rinunciare a due mensilità se volevamo tenere in vita la Paganese. Vuoi sapere cosa accadde?”

Prego…

“Appena parlai con Andrea di tutto questo, non solo accettò subito dimostrandosi uomo vero prima ancora di essere un grande allenatore. Ma convinse squadra, staff tecnico a firmare la rinuncia degli stipendi. Fu un gesto che nessuno potrà mai dimenticare. Sul campo è riuscito poi a salvare la squadra senza disputare i play out. Credo che in quella situazione di oggettiva difficoltà sia stato come vincere un titolo o raggiungere una promozione. Sottil è questo, non sono meravigliato. A Pagani ha fatto un miracolo. Penso possa ripetersi anche all’Udinese, Pierpaolo (Marino ndr) ha sa il fatto suo per questo ha puntato su Andrea. Se guardiamo la rosa dei friulani ci sono tante scommesse ed illustri sconosciuti insieme a top come Pereyra, Deulofeu, Beto e Becao. Sottil sta valorizzando alla grande tutto. Secondo me può puntare ad un posto in Europa League quest’anno”.

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