A Castel di Sangro il vero Napoli, intanto Spalletti ha lavorato su tre fronti extra campo

Napoli Calcio - La prima fase del ritiro è servita innanzitutto per approfondire la conoscenza tra il Napoli e Luciano Spalletti, complice l’assenza dei tanti big che stanno completando le loro vacanze. Gli undici giorni di lavoro in Val di Sole si sono conclusi con l’allenamento di ieri mattina e hanno dato delle indicazioni soltanto parziali, anche se il lavoro sul campo è stato molto intenso e i giovani aggregati al gruppo ce l’hanno messa tutta.

Come riporta La Repubblica:

"Per avere delle indicazioni più precise dal punto di vista tattico sulle potenzialità del nuovo corso, però, bisognerà aspettare il rientro alla base dei titolari: previsto alla spicciolata da agosto in poi. Solo quando tutti ritorneranno a disposizione, infatti, sarà possibile analizzare nel dettaglio l’effettiva consistenza dei cambiamenti abbozzati a Dimaro: pressing alto, verticalizzazioni centrali e distanze ridotte tra i reparti. Il tecnico toscano s’è invece portato avanti nel suo viaggio esplorativo all’interno dello spogliatoio, nella ricostruzione del feeling con i tifosi dopo la delusione della scorsa stagione e ancora di più nella mission di creare un rapporto franco e allo stesso tempo amichevole con Aurelio De Laurentiis. I due hanno vissuto a diretto contatto per una settimana e mezzo e il successore di Rino Gattuso ha spiegato al presidente d’essere aziendalista fino a un certo punto".