Causio: "Azzurri sbloccati mentalmente. Gabbiadini? Non sarà il salvatore della patria! Adesso son d'accordo con Savoldi"
L'edizione odierna de Il Mattino propone un'intervista esclusiva a Franco Causio, ex campione di Juventus ed Udinese:
Si riparte dalla Supercoppa finita nella bacheca di Castelvolturno. «Un segnale forte che la squadra ha dato prima a sé stessa e poi alle altre concorrenti. Aver vinto in quel modo contro la Juventus accresce l’autostima e regala un’enorme spinta psicologica. Il trionfo di Doha da solo può spostare certi equilibri».
In che senso? «Nel senso che se il Napoli cavalca quell’onda di euforia potrebbe anche non fermarsi più. Sono curiosissimo di vedere all’opera la formazione di Benitez già domani a Cesena».
Cosa potrebbe accadere? «Di solito vittorie come quelle della Supercoppa generano consapevolezza e adrenalina, mi auguro che il Napoli non le abbia smarrite subito. Perché, intendiamoci, se finora gli azzurri non sono stati esplosivi in campionato è solo per una questione mentale. Una specie di blocco psicologico che l’impresa di Doha potrebbe aver rimosso. Se ci sanno fare, i ragazzi possono stravolgere da subito la loro stagione».
Cesena crocevia del torneo allora? «In un certo senso sì. Cesena e dopo la Juve: in queste due sfide capiremo finalmente dove il Napoli potrà arrivare. Potenzialmente è in grado di scalare la classifica ma siamo sempre alle belle parole. Conta il campo, solo quello che fai in quel rettangolo 110x70 ha valore ai fini dellaclassifica».
Intanto pure sul mercato la società si è mossa in anticipo. Cosa pensa di Gabbiadini? «Acquisto indovinato ma andiamoci piano con le pressioni. Questo è un calciatore forte che però non ha bisogno di inutili tensioni intorno a sé».
È italiano e già questo depone a favore del club. «Magari altre squadre avessero elementi come Manolo: è uno interessante e di prospettiva, sia per il Napoli che per la nostra Nazionale. Ragazzo pratico, in possesso di numeri eccellenti, Napoli è stata la scelta giusta per migliorare e fare esperienza in campo internazionale».
Beppe Savoldi sostiene che l’arrivo dell’ex sampdoriano fa del Napoli la squadra italiana con l’attacco più forte, di livello europeo. «Sulla carta è così. A un reparto già altamente competitivo si aggiunge un giovane con un bagaglio tecnico molto interessante. L’aria di Fuorigrotta gli farà bene ma guai a bruciarlo, non è il salvatore della patria, solo un giocatore che Benitez deve far crescere in maniera esponenziale».
La sosta ha avvantaggiato o sfavorito qualcuno? «La pausa natalizia resta una delle grandi incognite del nostro campionato. Alla ripresa ci sono sempre grosse novità. Il discorso ovviamente riguarda tutte le formazioni, non soltanto il Napoli. Al momento Juventus e Roma fanno corsa solitaria verso lo scudetto ma se inciampano domani, i giochi si riaprono clamorosamente».