CorSport - Lozano guida la svolta. Ancelotti punta sul messicano per battere l'Udinese

07.12.2019
11:30
Redazione

Ultimissime formazione Napoli a Udine. Lozano in rampa di lancio secondo il Corriere dello Sport

Dov’eravamo rimasti? Al Bologna, certo: come dimenticarlo. E le sue tracce, come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, a un certo punto sono diventate invisibili a causa di un fuorigioco: gol bello, anche molto, però giustamente annullato. Peccato: per il graffio del Chucky e per il Napoli, certo. Ma oggi è un nuovo giorno: anzi, dovrà essere l’alba di un giorno del tutto nuovo per Lozano e per la squadra, senza vittorie da sei partite in campionato e soprattutto al centro di una crisi caotica che ha prodotto situazioni del tutto inaspettate considerando l’organico e la guida tecnica. La più evidente, concretamente parlando? Distanza siderale dal primo posto e soprattutto esclusione temporanea dalla zona-coppe. Un bel problema. Un grattacapo serio da risolvere in un fulmine. Sin da oggi con l’Udinese: e lui, mister 50 milioni di euro, avrà il suo bel da fare.  
 
SBLOCCATO. E allora, il sabato del Chucky. Che poi, se vogliamo, partirà da una tradizione recente piuttosto favorevole da un punto di vista personale: l’ultimo, a San Siro con il Milan, fu inaugurato proprio da un gol di Lozano. Un’oasi nel deserto, considerando che neanche in quell’occasione il Napoli riuscì a rompere l’incantesimo delle vittorie, ma comunque una luce in un buio eccessivamente prolungato per un giocatore fortemente voluto. Per la precisione, comunque, è dalla notte di Champions con il Salisburgo, la famigerata notte di coppe e di ammutinamenti, che Hirving ha cominciato a marciare a ritmi più elevati: anche in coppa fu sua la rete azzurra. E così, calcoli alla mano, sono due i gol realizzati nelle ultime quattro partite. Più quello annullato con il Bologna: s’è sbloccato. 
 
LA CRESCITA. Sì, pare proprio che Lozano abbia cominciato a fare sul serio: il Chucky sta crescendo (Genoa a parte, parentesi tremenda per tutti e per lui, peggiore in campo, anche di più). L’inserimento è stato graduale, lento e secondo De Laurentiis, giustamente suo strenuo sostenitore, anche condizionato dal cambiamento repentino delle abitudini alimentari e di vita in generale. Cose normali, comunque; mentre è probabile che inaspettata per lui sia stata la ricollocazione tattica nel sistema di gioco di Carletto: da esterno sinistro o destro con il Messico e il Psv, a seconda punta. E in certi casi anche falso nueve: «Attacca la profondità come pochi», il pensiero di Ancelotti. Ma i risultati sono stati molto alterni. 

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