Cronache di Napoli critica De Laurentiis: "Ha fatto il solito errore anche con Valdifiori. Ecco cosa ha fatto innervosire l'agente del calciatore"
Un allenatore che era la quinta scelta sulla lista, una lista della spesa per il mercato estivo che comprende solo ragazzotti di belle speranze. E una città incredula e delusa che vede sfumare le sue legittime ambizioni. Rovente, l’estate del Napoli. Aurelio De Laurentiis, il patron tuttofare, naviga a vista e il nuovo ciclo legato a Maurizio Sarri è già iniziato col piede sbagliato. Lo testimonia in maniera chiara la scarsa fiducia che lo stesso presidente azzurro ha nel nuovo corso del Napoli. Così, dopo il contratto di un solo anno con opzione sul secondo per l’allenatore, è arrivata la scappatoia anche per i giocatori. E non per un giocatore qualsiasi, visto che si tratta di Mirko Valdifiori, regista dell’Empoli, indicato da Sarri come uno dei giocatori chiave per ‘trapiantare’ in azzurro il suo sistema di gioco. Ieri sera, De Laurentiis era a Firenze per trattare con Fabrizio Corsi, patron dell’Empoli, anzitutto Valdifiori, poi anche Hysaj e Saponara. L’accordo arriva a metà della cena, prezzo 5 milioni di euro, uno meno di quelli chiesti inizialmente dall’Empoli. Tutto fatto? Assolutamente no. Perché il passato non ha insegnato nulla a De Laurentiis, che continua a commettere sempre gli stessi errori in sede di mercato. Così, ancora una volta, il Napoli trova prima l’accordo con la società senza aver ancora raggiunto un’intesa col calciatore trattato. Una scelta precisa: così facendo, Don Aurelio è da sempre convinto di aggirare gli spigoli dei contratti del suo Napoli, che tra diritti d’immagine, clausole e ingaggi tutt’altro che faraonici, ha scoraggiato più d’uno a dire sì. Nel caso di Valdifiori, poi, c’era anche un altro problema: visto che De Laurentiis vuole cautelarsi nel caso in cui Sarri sia un flop, ecco spuntare sul contratto quadriennale da un milione più bonus proposto a Valdifiori una innovativa clausola che dà al Napoli la facoltà di cedere il giocatore entro i primi due anni del contratto. In pratica, una rescissione unilaterale del contratto con una penale minima di 500mila euro, una ‘trovata’ di De Laurentiis per cautelare ancora una volta se stesso in caso di bufera. L’esperienza recente con Benitez insegna e ancora oggi il patron schiuma rabbia per quei contratti pluriennali voluti dallo spagnolo per i giocatori di sua fiducia che oggi restano in azzurro col broncio: David Lopez sino al 2019, Callejon e De Guzman sino al 2018, Albiol ed Henrique sino al 2017. E allora, ha pensato quel furbacchione del patron, meglio evitare che Sarri faccia come Rafa. Nasce così la clausola che ha fatto infuriare Mario Giuffredi, agente di Valdifiori, e che ha creato non poche tensioni. “Per quanto ci riguarda, noi abbiamo l’accordo. Ma deve essere d’accordo anche il calciatore”, ha confermato Corsi, che anzitutto non vuole perdere il ‘pacchetto’ da 23 milioni che De Laurentiis è pronto a consegnargli per avere tre dei suoi ‘gioielli’. La clausola ‘di garanzia’ imposta dal Napoli ha però minato anche le certezze dello stesso Valdifiori, che pure ha diversi altri acquirenti, in primis il Torino. Insomma uno scenario caotico e poco ambizioso che aumenta la distanza già siderale tra la città e De Laurentiis, cui ieri i tifosi hanno ‘dedicato’ l’ennesimo murales di contestazione, apparso a pochi metri dallo stadio San Paolo: “ADL questa città vive solo di passione... Non merita un presidente buffone”.